Nonostante le polemiche dei giorni passati, questa mattina la mostra TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore ha inaugurato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e dei curatori Alessandro Nicosia e Oronzo Cilli.
Per l’esposizione, realizzata a cinquant’anni dalla scomparsa dell’autore e dalla prima edizione italiana de Lo Hobbit, sono state raccolte oltre 150 opere tra foto, documenti, filmati e ricostruzioni virtuali. Tra le opere esposte anche alcune prime edizioni dei libri di Tolkien e poi fumetti, serie animate e giochi a lui dedicati.
«Tolkien – ha affermato Sangiuliano – trasmette nella sua opera letteraria valori imprescindibili legati alla comunità, alla solidarietà, alla tradizione che si riflette in precise identità, alla difesa dell’umano contro i tentativi di annichilirlo, di diluirlo in qualcosa di indistinto».
Si tratta della prima esposizione di queste dimensioni mai dedicata in Italia allo scrittore. Rispetto alle grandi mostre allestite a Oxford (2018), Parigi (2020) e Milwaukee (2022), che hanno esaltato particolari aspetti delle opere letterarie, quella di Roma pone Tolkien al centro di tutto. Per la prima volta viene raccontato l’uomo, padre e amico; accademico, autore di studi e pubblicazioni ancora oggi fondamentali nello studio della letteratura in antico e medio inglese; narratore e sub-creatore della Terra di Mezzo.
Particolare rilevanza viene data al suo rapporto con l’Italia: “Sono innamorato dell’italiano, e mi sento alquanto sperduto senza la possibilità di provare a parlarlo”, si legge in una sua lettera, e nella rassegna non mancano le testimonianze del viaggio a Venezia e Assisi nel 1955; così come i tanti contatti, diretti e indiretti, con studiosi e intellettuali del nostro Paese. Spazio anche agli adattamenti cinematografici vecchi e nuovi, dal film d’animazione di Ralph Bakshi alla trilogia de Il Signore degli Anelli del regista Peter Jackson, capace di rappresentare sul grande schermo una delle saghe più ambiziose e popolari della letteratura mondiale conquistando 17 premi Oscar.
Il Ministro, durante la presentazione aperta alla stampa, ha anche fatto riferimento alle accuse mosse dalla stampa (anche estera) nel corso delle ultime settimane in merito al valore della mostra e al budget riservato alla mostra dedicata all’autore idolatrato dalla destra: «Non mi sembra davvero il caso svilire l’alta letteratura mondiale – ha spiegato ai microfoni di AdnKronos – rappresentata anche da Tolkien, con una polemicuzza politica che la sminuisce. Parliamo piuttosto del grande messaggio metafisico e universale di Tolkien, che è stato colto dei grandi scrittori del mondo, fino al riconoscimento espresso nei suoi confronti da personaggi pubblici importanti come ad esempio Barack Obama e da scrittori di fama contemporanei, basti citare Stephen King».
Ideata e promossa dal Ministero della Cultura con la collaborazione dell’Università di Oxford, è realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, TOLKIEN. Uomo, Professore, Autore inaugura il 15 sera con un evento esclusivo a porte chiuse e si potrà visitare fino all’11 febbraio 2024.