Prossima all’inaugurazione, prevista per il 18 novembre, la nuova mostra firmata Emilio Isgrò si organizza intorno alla figura di Ulisse e alle metamorfosi che l’eroe omerico ha subito nel corso della storia della letteratura, da Dante a Melville. Ad ospitare il percorso di Isgrò è la M77 Gallery di Milano, dove sarà esposta anche un’opera appositamente progettata per questi spazi. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino 16 marzo 2024.
Intersecando arte e letteratura, Ulysses rappresenta un nuovo incontro dell’artista con gli eroi dell’antichità. Originario della Magna Grecia siciliana, Isgrò ha realizzato in passato opere d’arte contemporanea dal saldo rapporto con la produzione artistica e culturale dell’area. Un dialogo che ha toccato le sue opere visive, come l’iniziativa tenuta a Brescia ispirata alla Vittoria Alata, quanto quelle letterarie. In particolare, le suggestioni classiche si innestano nel suo testo teatrale L’Orestea di Gibellina.
Se l’esperienza della classicità ha scandito il percorso di Isgrò, allora la nuova installazione di M77 Gallery ne rappresenta una nuova tappa. A cura di Claire Gilman, Chief Curator del Drawing Center di New York, e in collaborazione con l’Archivio Emilio Isgrò, l’esposizione si compone di opere storiche dell’artista e di un’installazione site-specific che concorrono a dare forma alla figura di Ulisse, inteso come simbolo dell’amore per la conoscenza. La mostra occuperà i due piani della galleria milanese.
Nell’opera dell’artista le ispirazioni a Ulisse sono antiche. Saranno proprio queste opere a dare il via all’esposizione: raccolte in un ambiente completamente bianco ci saranno alcuni lavori storici dell’artista, come Dichiaro di non essere Emilio Isgrò (1971), un autoritratto concettuale in sette elementi, composto da altrettanti fogli di carta nei quali l’artista e i componenti della sua famiglia negano ripetutamente la sua identità. Una cellula germinale che lega Isgrò all’eroe omerico. Come dichiara l’artista stesso, «mi sono ispirato a Ulisse, all’astuzia con cui inganna Polifemo. ‘Qual è il tuo nome?’. ‘Nessuno!».
I rimandi più diretti si trovano poi nelle opere in cui emerge il tema del viaggio. Il percorso prosegue infatti esponendo le carte geografiche cancellate del Mare Egeo, del mare di Lipari e del bacino del Mediterraneo, con un planetario appeso al soffitto con otto mappamondi cancellati. Una novità assoluta è poi rappresentata dagli otto volumi dell’Odissea cancellata (1968), esposti per la prima volta.
Il primo piano della galleria ospita le opere dal carattere più marcatamente letterario. A rappresentare l’apice della mostra sono le cancellature dipinte in negativo – grigie su fondo nero – direttamente sulle quattro pareti. Dedicate al capolavoro di Herman Melville, le pareti contengono frasi tratte da Moby Dick poste in dialogo con tre piedistalli al centro della stanza. Su questi si trovano il Canto XXVI dell’Inferno di Dante, l’Ulisse di James Joyce e l’opera di Melville stesso. A chiudere la mostra è poi il pittogramma della coda della balena di Moby Dick, anche immagine guida dell’esposizione.
La mostra prosegue sulla scia che l’artista percorre da tempo, attraverso la forma visiva delle opere “cancellate”. E, secondo la curatrice Claire Gilman, «Ulysses rappresenta il culmine dell’impegno di lunga data di Isgrò per il recupero del valore della parola in una cultura satura di immagini; mentre la sua ben riconoscibile tecnica viene applicata alla storia dell’antico Odisseo, epica narrazione della resilienza umana e della inestinguibile sete di conoscenza».
Emilio Isgrò. Ulysses
Dal 18 novembre 2023 al 16 marzo 2024
M77 Gallery – Via Mecenate 77, Milano
info: m77gallery.com