«Viktor sognava da anni di sparare a un ghepardo e finalmente c’è riuscito. Il cacciatore è fiero di sfoggiare la sua nuova, magnifica preda. Ma all’improvviso lo assale il rimorso, e Viktor escogita un piano astuto per rimediare al suo gesto egoista». Insignito di numerosi riconoscimenti in ogni angolo del globo – come il Grand Award e l’Excellence Award alla fiera di Francoforte (l’appuntamento del libro piò grande d’Europa), ma anche, più di recente, il Premio Rodari per la categoria albi illustrati – approda anche nelle librerie italiane il provocatorio ed elegante picture book scritto e illustrato dai due designer belgi Jacques & Lise.
Pubblicato da Camelozampa e tradotto da Olga Amagliani – lavora da oltre dieci anni come traduttrice per case editrici, musei, agenzie – Viktor (cartonato, 48 pagine a colori, 20 euro) è un libro illustrato per bambini (da 4 anni) che può fare riflettere anche gli adulti. L’importante è mettesi in gioco, proprio come fa il protagonista di questo racconto, un cacciatore pentito la cui storia è narrata con arguta ironia e illustrazioni sopraffine dal gusto retrò. Senza l’ombra di moralismi o luoghi comuni.
Viktor, un cacciatore per hobby, ha un desiderio (fortunatamente) ancora inespresso: sparare a un ghepardo, il più veloce mammifero terrestre. Per lui non è una specie vivente da rispettare bensì un trofeo di cui vorrebbe vantarsi e, soprattutto, da esibire piuttosto che rincorrere affannosamente. Nel momento in cui riesce nella sua triste impresa, l’ambizione che coltiva si placa, e può trasformare il corpo del ghepardo in un morbido tappeto sui cui rilassarsi, magari ripensando alla propria “impresa”.
Ma la felicità del cacciatore ha vita breve. Di notte, sogna quei ghepardi a cui ha sottratto un amico ed è vinto dal rimorso. Escogita allora un astuto piano per fare ammenda del suo insano gesto: ricuce la pelle del ghepardo per poi indossarla. Con tutte le migliori intenzioni del mondo, intende prendere il posto dell’animale morto tra i suoi compagni. Come rispondono i ghepardi? Accogliendolo come uno di loro (“sono fuori di sé dalla gioia, il loro amico è tornato”) e Viktor, per la prima volta da quando è anto, scopre il significato dell’’amicizia (“non aveva mai sentito tanto calore nella sua vita fredda e solitaria”). Ora fa parte del gruppo, a tutti gli effetti. Ma (lo sa anche lui) non potrà tenere nascosto il suo imbroglio chissà per quanto tempo.
Tradotto nel Regno Unito, ma anche in Francia, Polonia, Giappone e Corea, riscuotendo ovunque consensi per la grafica raffinata e l’impatto del finale (no spoiler qui), Viktor è un volume illustrato sì vivace, ma anche suggestivo nella propria esclusività. L’esatto specchio dei suoi autori, Jacques Maes (classe 1984) e Lise Braekers (1987), due grafici freelance fiamminghi – il loro sito è jacquesandlise.com – con una viscerale passione per il vintage, che rappresenta l’ispirazione e la solida base del loro lavoro.
La coppia di illustratori e designer – che dal 2010 collabora a progetti grafici che si caratterizzano per la giocosità visiva – ha qui utilizzato un’originale palette cromatica e un design essenziale ma non “scarno”. Particolare cura, poi, hanno destinato alla selezione delle tinte, che ben si adattano all’atmosfera della storia, tutt’altro che cupa. E ancora, ai colori di sfondo che ben tradiscono i sentimenti dello sprovveduto ed esuberante cacciatore.
Info: www.camelozampa.com