Grande Pompei: il parco archeologico amplia i confini

Il progetto della Grande Pompei prevede l’unificazione del sito di Pompei con quelli di Oplontis, Boscoreale, Stabia e le aree limitrofe

Grande Pompei diventa realtà. Un grande parco archeologico, non più limitato a Pompei, che pure è tra i siti più visitati al mondo. Il progetto raccoglie più aree, dal sito di Boscoreale a quelli di Oplontis, Stabia e le aree limitrofe. L’unificazione prevede di conseguenza formule di visita varie, tra cui la possibilità di esplorare il parco nella sua interezza in tre giorni, oltre ad offrire navette gratuite che garantiscono il collegamento tra le varie zone comprese.

«La Grande Pompei da oggi può essere vissuta come un unico, grande parco, che si estende tra il mare, il Vesuvio e i Monti Lattari», ha affermato il direttore Gabriel Zuchtriegel. Il progetto offre quindi un’immagine di uniformità tra i siti del territorio, che «sono una specie di Pompei due in termini di potenzialità per la ricerca e la fruizione pubblica, ma al tempo stesso raccontano un aspetto complementare rispetto all’area urbana: l’agricoltura, la villeggiatura, i vigneti, i campi e le contrade tra Oplontis, Pompei e Stabia», ha continuato Zuchtriegel.

Il progetto è un’occasione di unificazione del territorio. Come ha sottolineato il direttore, «fuori dalle mura di Pompei, esiste un patrimonio culturale che non ha uguali al mondo: le Ville di Stabia, Boscoreale, Torre Annunziata, la Villa dei Misteri e quella di Diomede […]. Un valore inestimabile che con la Grande Pompei diventa parte di un unico parco diffuso, di un vero e proprio paesaggio archeologico-culturale».

Grande Pompei presenta un’offerta ampia, non solo per la varietà di itinerari proposti al pubblico, ma anche per le novità che segneranno l’autunno, dalla riapertura delle ville di Stabia a quella dell’Antiquarium di Boscoreale, in cui una nuova sala si focalizza sugli scavi di Villa di Civita Giuliana, durante i quali è stato rinvenuto un carro cerimoniale nel 2021.

Molte altre le novità dedicate a un focus sugli scavi. Torna infatti l’iniziativa Raccontare i cantieri, che prevede la visita a scavi e cantieri di restauro, a partire dal Tempio di Iside all’Insula dei Casti Amanti, per un totale di undici siti. Il rinnovamento interessa anche Villa dei Misteri, i cui affreschi saranno presentati al pubblico con una nuova illuminazione realizzata con tegole fotovoltaiche che ricordano per forma quelle antiche.

Il ritorno alla fruizione pubblica di alcuni spazi e la presentazione di nuovi nel progetto della Grande Pompei avviene secondo percorsi diversi. I visitatori possono infatti scegliere tra diversi itinerari, da due più brevi di un giorno a uno di tre.

I primi due, Pompei Express e Pompei Plus, hanno la durata di un giorno e includono la visita di siti diversi. Il primo consente visitare quanto compreso nelle mura della città, oltre all’Antiquarium e alla Palestra, dedicata alle esposizioni temporanee. Da dicembre si terrà in questo spazio la mostra L’altra Pompei. Il secondo offre invece un itinerario più dettagliato, che include anche i siti archeologici suburbani, dalla Villa dei Misteri a Villa Regina, a Villa Diomede e all’Antiquarium di Boscoreale, tutti raggiungibili con il Pompei Artebus.

L’ultima formula proposta da Grande Pompei è 3 Days, che consente ai visitatori di esplorare tutti gli spazi del parco con un biglietto valido tre giorni. L’itinerario raggiunge anche Oplontis e Stabia, offrendo la possibilità di visitare anche la Villa di Poppea, Villa San Marco e Villa Arianna, oltre al Museo Libero d’Orsi, che si trova nella Reggia Quisisana a Castellammare di Stabia e prossimo alla riapertura.

Oltre a queste formule, i siti possono essere visitati singolarmente, ma Grande Pompei offre anche la possibilità di un abbonamento annuale.

info: grandepompei.beniculturali.it