Garisenda, la torre pendente di Bologna oscilla più del solito

L’instabilità anomala della Garisenda, una delle due torri simbolo della città e da anni sottoposta a un’osservazione speciale, ha portato il Comune a limitare il traffico nella zona

Da giorni c’è apprensione attorno a uno dei simboli di Bologna. La torre Garisenda, che accanto a quella degli Asinelli costituisce il cuore della città emiliana, è più instabile del solito. Essendo entrambe le torri pendenti, da anni sono sottoposte a un’osservazione speciale. E per la Garisenda si rileva ormai da mesi un aumento delle oscillazioni tale che, oltre all’incremento dei rilevamenti, il Comune ha predisposto la limitazione del traffico nella zona, deviando linee di bus tra le più sfruttate in città.

Costruite tra il 1109 e il 1119, le torri non presentano la stessa altezza. Sebbene la più alta sia quella degli Asinelli, che raggiunge i 97 metri, l’osservata speciale di questi giorni è la Garisenda, che ne tocca 48. A preoccupare è il grado di pendenza, che pur interessando entrambe le costruzioni, è più marcata nella seconda, tanto che in origine la torre raggiungeva i 60 metri, ridotti poi a 48 per l’instabilità della struttura già nel 1353.

Arrivata ai nostri giorni, la problematicità delle torri non si è risolta: da anni si osservano i loro movimenti per prevenire situazioni di instabilità. In più, si colloca nel 2018 l’istituzione di un comitato tecnico scientifico volto all’incremento dei controlli sulle oscillazioni delle strutture. È però negli ultimi mesi che si è iniziato a rilevare dati anomali sulla Garisenda, dai rumori alle vibrazioni, fino a spostamenti millimetrici, che pur essendo minimi assumono rilevanza in un edificio così precario.

A fronte di questa situazione, la Soprintendenza ha richiesto al Comune di collaborare alle operazioni di controllo per tutelare la torre. Il Comune ha infatti predisposto la limitazione del traffico nella zona – compresi i bus – per favorire le operazioni di monitoraggio, oltre ad aumentare la sicurezza in città. I lavori dei tecnici consistono nell’incrociare i dati provenienti dai rilevamenti degli ultimi mesi con dei nuovi ottenuti da misurazioni effettuate dalla cima della torre degli Asinelli. In questo modo, la Soprintendenza sarà in grado di capire la gravità della situazione.

L’eventuale intervento di messa in sicurezza della torre si collocherà in una scia di predisposizioni attuate negli ultimi anni. La Garisenda presenta infatti delle cinture in acciaio, volte ad aumentarne la resistenza, oltre a delle catene perimetrali.