Maiorano, Emmeotto Arte presenta “Memorie sospese”

Il 14 ottobre, la galleria Emmeotto Arte di Roma presenta le opere inedite di Maiorano nella mostra “Memorie sospese”

Nel corso della sua carriera, Maiorano ha esplorato e indagato più forme di espressione artistica. Uno studio rinnovato nel tempo e convogliato in Memorie sospese, la nuova mostra che verrà presentata il 14 ottobre dalla galleria Emmeotto Arte di Roma. Dopo l’opening, la galleria ospiterà l’esposizione fino al 30 novembre.

Memorie sospese è un viaggio nell’ultima produzione di Maiorano: un percorso tra le opere inedite dell’artista che si snoda attraverso pittura, architettura, scultura, fotografia e disegno, offrendo un’istantanea degli ultimi approdi di una lunga ricerca. I primi passaggi della mostra sono dedicati alla fotografia, in cui l’equilibrio tra pieni e vuoti, tra buio e luce è articolato nella direzione di una precisa poetica dell’artista. Nelle sue opere, Maiorano elabora una tensione al paradigma delle architetture spirituali, qui messo in evidenza dalla sospensione generata da questo stesso equilibrio. Le fotografie sono opere in cui l’artista gioca con la stratificazione, unendo elementi digitali e pittorici, come macchie e pennellate di colore più o meno dense, generando forme le cui sagome possono sì essere rintracciate, ma assumono le sembianze di un luogo mentale. In altre parole, una memoria in sospensione.

La mostra traccia un percorso in cui il visitatore esperisce la sospensione, tesa a generare disorientamento in tutta l’esposizione. E il disorientamento è proprio dell’uomo contemporaneo nella sua relazione con il tempo e gli spazi e nel suo tentativo di mettere a punto un equilibrio tra ordine e caos, tra natura e tecnologia. Un rapporto problematico che provoca una sconnessione, messa in scena non solo nelle fotografie, ma anche nell’alternarsi di sculture e immagini da una forza in evaporazione. Nel percorso le sculture sono poste al centro di traiettorie luminose, in rapporto con elementi naturali e nuove sperimentazioni su carta. L’interazione tra luce e sculture è approfondita dall’uso di vetro soffiato, che sia vuoto o arricchito da elementi naturali, e che accanto all’elemento in plexiglass sfruttato in alcune opere – proveniente dalla serie degli alambicchi proposta dall’artista negli anni duemila – conferiscono alle opere un carattere tridimensionale, ma al tempo stesso leggero.

Ancora una volta, Maiorano ripropone l’immagine del luogo mentale, dell’architettura spirituale: lo spazio intimo dell’essere umano. Una linea, questa, propria di tutto il percorso, la cui parola d’ordine è l’evaporazione della forma attraverso la luce e la sovrapposizione di elementi. E il risultato è un senso di galleggiamento, proprio di un viaggio in cui la soggettività dell’artista ha dato luogo a un’opera-visione che decompone lo spazio circostante. Una sospensione che genera memoria.

Memorie sospese
Dal 14 ottobre al 30 novembre 2023
Emmeotto Arte – Via di San Pantaleo 66, Roma
info: emmeotto.net