Vision Studio: una startup under 25 che crea uno spazio nuovo per l’arte digitale

Vision è un progetto di quattro ragazzi che, grazie ad un’incubatrice per startup, sono riusciti a dare forma e a garantire il successo ad un’idea unica ed innovativa: una compagnia under 25 che cerca di rendere l’arte digitale parte della nostra quotidianità. Grazie a un grande interesse per il mondo dell’arte digitale e del design, questi giovani intraprendenti hanno creato una realtà che rende possibile l’esposizione materiale delle opere digitali. 

In particolare, l’obiettivo è quello di creare supporti fisici che valorizzino le opere degli artisti digitali attraverso l’utilizzo di schermi altamente tecnologici e dal design innovativo. Il prodotto creato, rigorosamente made in Italy, permette la, spesso difficile, fruizione delle opere digitali.

Abbiamo avuto modo di incontrare Filippo Catania, Francesco De Santis ed Edoardo Maria Bisignani, i tre cofondatori, che ci hanno potuto spiegare la filosofia e le particolarità di Vision.

Ci hanno raccontato che Vision è nata dal “desiderio di rispondere alla crescente domanda nel mercato degli NFT e dell’arte digitale” e dalla volontà di creare una realtà in cui l’arte e l’innovazione possano essere “forze motrici di un futuro più luminoso e digitalizzato per l’Italia, unendo la tecnologia blockchain con l’arte digitale per creare una tela del XXI secolo che trasforma opere intangibili in qualcosa di tangibile e prezioso”.

Nel processo di creazione della frame, la Vision Studio è fortemente impegnata a sostenere giovani artisti emergenti nel mondo dell’arte digitale. “La selezione degli artisti avviene attraverso una rigorosa valutazione delle loro opere e del loro potenziale di connettersi con il nostro pubblico esclusivo. La collaborazione con gli artisti inizia con discussioni dettagliate sui loro obiettivi e su come i nostri prodotti possono aiutarli a realizzare la loro visione artistica. Questo processo collaborativo garantisce che ogni opera d’arte digitale esposta attraverso i nostri dispositivi mantenga la sua autenticità e crei un’esperienza artistica nuova ed emozionante sia per l’artista che per il pubblico”.

L’arte digitale, però, è spesso associata all’assoluta intangibilità e ad una forma di fruibilità del tutto sui generis; il renderla fruibile attraverso degli schermi comporta la rilettura “bidimensionale” dell’opera stessa.  Abbiamo quindi domandato ai fondatori se credono che dare forma fisica agli NFT ne modifichi l’essenza artistica. La loro risposta è stata categorica:  “piuttosto che cambiarne l’essenza, la amplifica e la valorizza in nuovi modi affascinanti. Attraverso le nostre cornici digitali di lusso, possiamo offrire agli artisti e agli espositori la possibilità di portare le loro opere d’arte digitali nel mondo fisico, mantenendo la loro natura dinamica e interattiva. In questo modo, possiamo colmare il divario tra il mondo digitale e quello fisico, permettendo alle persone di interagire con l’arte digitale in modi più tangibili e coinvolgenti, senza perdere la sua essenza originale”. 

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