Al centro degli scatti di Vec Samoano il corpo della donna, punto di partenza per raccontare il vero

Nell’ex Palazzo di Città di Margherita di Savoia, la personale Visceral del fotografo Milan based Vec Samoano

Fino al 2 agosto è visitabile, nell’ex Palazzo di Città di Margherita di Savoia, la personale Visceral del fotografo Milan based Vec Samoano.



La genesi del progetto risulta singolare in quanto, ed esclusivamente per Visceral, Vec Samoano ha ricoperto non solo il ruolo di artista, bensì anche quello di direttore creativo e curatore dell’esposizione.
La mostra raccoglie una serie di foto dell’artista mai esibite prima d’ora in una serie unica, complessiva. Il titolo ci rimanda all’immagine delle viscere, a qualcosa d’intriso e concatenato; è l’intreccio di corpi a parlarci, oltre che la pluralità dei temi trattati, tutti a sfondo etico: identità di genere, prevenzione del body shaming attraverso una body positivity consapevole ed attiva.

La donne di Vec Samoano sono libere, solidali, si completano vicendevolmente: individualismo e collettività, singolo e moltitudine si fondono, si compenetrano.
Le atmosfere intrise di color ocra rimandano facilmente agli interni di Nan Goldin, e, se volessimo cercare un’analogia pittorica piuttosto che fotografica, al gioco di luci e ombre squisitamente caravaggesco.

Per Vec Samoano il corpo femminile, perno formale degli scatti, non rappresenta soltanto un mero mezzo di discussione, bensì un punto di partenza per raccontare il vero.

Articoli correlati