Nella Cripta di San Sepolcro, a Milano, Oliviero Rainaldi presenta un ciclo sulla vita di Cristo

Nascita, infanzia, martirio, morte e resurrezione. Rainaldi ripercorre cinque episodi della vita di Cristo con un'installazione site-specific

Oliviero Rainaldi. 2023 AD, è la mostra ospitata all’interno della suggestiva Cripta di San Sepolcro, a Milano, dal 6 aprile al 9 maggio. Attraverso cinque interventi, Oliviero Rainaldi sintetizza la vita di Cristo in cinque episodi: nascita, infanzia, martirio, morte e resurrezione. 
Si tratta di tre oli su tavola, un disegno a carbone su carta da spolvero risalente agli anni Duemila e una scultura di marmo retroilluminato realizzata appositamente per la Cripta. La scultura site-specific è un tributo alla Sacra Sindone di Torino, una riflessione sull’importanza simbolica e pratica dell’uso delle mani nel nuovo e nell’antico Testamento e sulle relazioni tra il relativo e l’assoluto, tra il tempo e l’eterno, tra la morte e la Risurrezione. Sindone Ambrosiana è quindi realizzata in marmo bianco, retroilluminato con appositi pannelli LED in modo da mettere in evidenza il corpo del Cristo, che risulta così composto da luce. Il piano superiore è perfettamente levigato, escluse le mani, che emergono dalla superficie aggettando in forma tridimensionale.

Nato in Abruzzo a Caramanico Terme nel 1956, Rainaldi esordisce con la sua prima personale a Venezia nel 1976. La sua ricerca è incentrata sulla figura umana, analizzata attraverso i diversi linguaggi del disegno, della grafica, della pittura e della scultura. Dopo le prime composizioni di carattere velatamente narrativo, negli anni Novanta passa alla rappresentazione di figure isolate, fissate attraverso un segno lineare nella loro essenzialità ideale, in cui corpi e frammenti di corpi manifestano sottili e sotterranei congiungimenti con le culture arcaiche e medievali. In questo periodo Rainaldi approfondisce il suo interesse per il rapporto tra Arte e Liturgia seguendo il biennio di studi presso l’Istituto Teologico Sant’Anselmo e il triennio di Teologia per laici a Roma: gli verranno affidate in seguito varie commissione ecclesiastiche per le quali realizzerà gli arredi liturgici di Chiese a Roma,Terni,Prato e Varsavia.Durante il Giubileo del 2000, è stato insignito da Giovanni Paolo II del titolo di Accademico della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi del Pantheon.
Tra le mostre personali più importanti: Galleria d’Arte Moderna di Bologna, 2003, Palazzo Venezia, Roma, 2006, Giardini di Villa Aldombrandini, 2010, Roma. Nel 2011 la stessa mostra si trasferirà al Museo Nazionale di Villa Pisani,Venezia e nel 2013, in occasione della 55′ Biennale di Venezia, ospite della Venice International University nell’isola di San Servolo. Nel 2020 espone a Villa Bertelli, Forte dei Marmi, Versi una selezione di disegni, quadri e sculture che ripercorrerà trent’anni della sua ricerca artistica. Le sue opere sono presenti in collezioni permanenti di istituzioni pubbliche nazionali e internazionali tra le come: Battesimi Umani, sede del Premio Nobel, Palazzo Municipale, Stoccolma, 1995; Battesimi Umani, Palazzo dell’ONU, Ginevra, 1998; Vergine, Collezione del Ministero degli Affari Esteri, Roma; Santo, Pontificio Consiglio per la Cultura, Città del Vaticano, 2012; Caduti, Soumaya Foundation, Città del Messico 2011.