IN’EI apre a Venezia con una mostra dell’artista cinese Gao Bo

La galleria, specializzata da anni in arte e design dell’Asia Orientale, apre a Venezia con un progetto che dialoga con il mondo europeo

Nata dalla volontà di Patrice Dumand, ex notaio, ed Hélène Dubois, per anni impegnata nella direzione artistica di una grande casa lusso parigina, IN’EI è uno spazio specializzato in arte e design dell’Asia Orientale, che promuove in particolare artisti e opere da Cina, Giappone e Corea con l’intento di creare un dialogo aperto tra questi Paesi e l’Europa. Oggi aprono la nuova galleria nella cornice veneziana, ampliando l’esperienza italiana fatta a Firenze nel 2019 e che allora era focalizzata sul design giapponese del XX secolo. La scelta di Venezia nasce dunque dalla volontà di creare un percorso a lungo termine in un luogo che per loro rappresenta bellezza e creatività, fusione tra il lavoro manuale dell’artigiano e quello dell’artista, in una città che storicamente ha sempre guardato all’Asia Orientale. Un luogo dunque in perfetta continuità con l’intenzione di aprire una galleria che intende “riempire un vuoto” rispetto alla conoscenza di quella sezione di mondo, superando la distinzione tra Arte e Design.
Dal 12 marzo al 24 aprile 2023, la nuova IN’EI inaugura con la prima personale in Italia dell’artista, fotografo e performer Gao Bo. «L’intenzione – spiega Hélène Dubois – è quella di lavorare con pochi e selezionati nomi su cui si è deciso di investire, innescando percorsi a lungo terminecon artisti affermati ed emergenti, valorizzando gli autorieproducendo lavori ad hocspecificamente concepiti per noi. Il nostro obiettivo è una proposta che comprenda e metta insieme arte e design. Con questa prima mostra vogliamo accogliere un pubblico di appassionati e presentare opere e pensieri profondamente radicati nella cultura asiatica, ma anche rivelare una specifica sensibilità e proporre un’interpretazione dei rapporti tra diversi bacini culturali».

Gao Bo, portrait of the artist. Photo Francesco Niccolai


GAO BO 高波 OFFERTA Venezia-Himalaya, a cura di Pietro Gaglianò, segna il ritorno dell’artista sulla scena dell’arte internazionale dopo una lunga pausa, quasi come una rinascita. L’opera principale della mostra, che ha dato vita al progetto, è Mandala offering, Tibet, un’installazione fotografica ambientale composta da mille pietre–numero che nella cultura tibetana definisce l’Infinito, di diretta ispirazione alle pietre marniy, elemento devozionale della spiritualità buddista tibetana. Su ogni pietra, Gao Bo ha impresso i ritratti fotografici di donne e uomini, giovani e anziani, e una serie di numeri che rimandano alla disumana pratica della numerazione dei prigionieri, atto di spersonalizzazione praticato da tutti i regimi. Realizzata per la prima volta nel 2012 e oggi reinterpretata, l’opera nasce dal forte legame dell’artista con la cultura tibetana ed è non solo un’offerta alle persone rappresentate, e a tutto il loro popolo, ma anche una riflessione sulla vita, sulla morte, sulla memoria e sulla relatività del tempo. Il neon sottolinea la scrittura non verbale creata da Gao Bo che sceglie di utilizzare una lingua che non fosse stata usata per violenze, per abusi, per sopraffazioni: “Il n’y pas de langue qui ne soit pas dangereuse”. Quasi come un’offerta, l’opera completerà il suo viaggio solo quando verrà acquistata da qualcuno che la riporterà in Tibet. Un back home che verrà documentato in un documentario girato dall’artista insieme al collezionista, che chiuderà un ciclo e, come una sorta di “liberazione”, aprirà una nuova fase artistica.

OFFRANDE DU MANDALA, installation detail, Pechino, 2012. Photo Ma Xiaochun
OFFRANDE DU MANDALA, installation detail, Pechino, 2012. Photo Ma Xiaochun

Accanto all’installazione la mostra comprende anche A Thousand Silent Prayers, un lavoro inedito, un portfolio in uno speciale cofanetto a tiratura limitata (25 copie) firmato dall’artista, con dieci incisioni realizzate dalle fotografie di Mandala offering. Come un elenco senza parole, i volti ritratti continuano a interrogare l’osservatore anche da questa nuova composizione.
Il percorso si completa poi con il libro d’artista TIBET 1985-1995. Photographs par Gao Bo, co-pubblicato dal MEP Museo Europeo della Fotografia di Parigi e da Artron, principale stampatore ed editore di libri di belle arti cinese. Una pubblicazione che offre un accesso privilegiato al lavoro dell’artista e al suo rapporto con la cultura himalayana attraverso le immagini scelte tra le migliaia scattate dall’artista in 35mm, in bianco e nero, tra il 1985 e il 1995 nel corso didiversi viaggi in Tibet. Composto da due quaderni in edizione limitata e numerata (da 1 a 50), il libro raccoglie 146 stampe già presenti in collezioni di prestigiosi musei e istituzionidi tutto il mondo.
Sottolinea il curatore Pietro Gaglianò: «La sensibilità per la materia, il soggetto di molte delle opere e un sentimento speciale del tempo appartengono alla parte asiatica della educazione culturale di Gao Bo. Il lessico adottato, le scelte linguistiche, l’inclinazione per la figura sono invece ascrivibili al mondo europeo. In tal modo, sperimentando convergenze inedite, tutte profondamente autentiche, l’osservazione del suo lavoro può dare una risposta a un’importante questione storica: le conseguenze culturali della colonizzazione europea sono ancora in corso e nel tempo presente è quanto mai importante affrancare l’espressione artistica tanto dalla condanna neocoloniale di localismo, di tipicità, di folklore quanto dalle tendenze dettate dai sistemi di mercato».

TIBET 1985-1995, Photographs by Gao Bo, Tibet, 2009 
Libro d’artista, Cina, novembre 2016

L’idea di arte di Gao Bo, la cui ricerca si fonda su entrambi i mondi che abita, riflette compiutamente quella con cui nasce IN’EI e che la porta a creare nuove connessioni tra Asia Orientale ed Europa proponendo progetti nati per valorizzare opere e artisti individuati grazie a un’attenta ricerca sul campo portata avanti con passione dai fondatori Hélène Dubois e Patrice Dumand.

Gao Bo, GAO BO 高波 | OFFERTA Venezia-Himalaya
a cura di Pietro Gaglianò
11 marzo – 24 aprile 2023
Galleria IN’EI – Sestiere San Polo 1100, Venezia
www.in-ei.it

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