Che cosa ha in serbo per noi il 2023? Quali mostre vale la pena visitare? Mentre gallerie e musei riaprono i battenti nell’anno nuovo, vogliamo darvi qualche dritta sulle mostre che nel 2023 non potete assolutamente mancare!
Iniziamo dai primi giorni di questo nuovo anno: possiamo sfruttarli per visitare le mostre in via di chiusura, tra cui le due che hanno scosso e animato Firenze – la prima dedicata a Tony Cragg e la seconda a Olafur Eliasson – o quella esposta a Palazzo Riso a Palermo, dedicata a Fortunato Depero. Ma sono molte altre le mostre che hanno inaugurato nel 2022 e che ancora proseguono nel 2023: la mostra Fluxus, arte per tutti, esposta al Museo del Novecento di Milano fino al 16 aprile 2023, e Dopo il Botto, la mostra di Zerocalcare, esposta alla Fabbrica del Vapore fino al 23 aprile 2023. Ma non solo vecchio. Nei mesi successivi numerosi eventi e occasioni artistiche di grande livello animeranno il nuovo anno:
Rembrandt incontra Rembrandt ai Musei Reali di Torino, visitabile fino al 16 aprile, per osservare La cena in Emmaus, generalmente conservato presso il Musée Jacquemart-André di Parigi, a confronto con Ritratto di vecchio dormiente della Galleria Sabauda. Le due opere, databili al 1629, sono rappresentative della fase giovanile di Rembrandt e costituiscono significativi esempi della maestria del pittore nell’uso del colore, nella modulazione della luce e nella trasfigurazione poetica dei soggetti tratti dalla realtà quotidiana e dalla storia sacra. Nei due dipinti a confronto, la raffigurazione realistica dell’ambiente e dei personaggi, unita all’uso espressivo e simbolico della luce, richiama le innovazioni introdotte da Caravaggio nella pittura sacra nel primo decennio del Seicento, prontamente recepite nelle scuole pittoriche di indirizzo naturalistico in diversi centri italiani ed europei.
Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita, dal 27 gennaio al 16 aprile 2023, la personale di Lee Jeffries, curata da Barbara Silbe e Nadia Righi. Il fotografo, diventato la voce dei poveri e degli emarginati, rappresenta con le sue fotografie l’umanità e la fragilità umana con un’arte che lui stesso definisce spirituale, coinvolgendo e commuovendo lo spettatore. Lee Jeffries. Portraits. L’anima oltre l’immagine presenterà una cinquantina d’immagini in bianco e nero e a colori che catturano i volti di quell’umanità nascosta e invisibile che popola le strade delle grandi metropoli dell’Europa e degli Stati Uniti. Inquadrature in primo piano fortemente contrastate, interazioni molto ravvicinate con i soggetti, uomini e donne ai margini della società, incontrati per le strade del mondo.
Andando avanti fino al 7 maggio, a Bologna a Palazzo Albergati saranno esposte le opere provocatorie, anticonformiste e rivoluzionarie della public art italiana e internazionale durante la mostra Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente. Attraverso il dialogo tra il misterioso artista inglese e i più influenti artisti italiani del momento, la mostra presenterà un panorama esaustivo e provocatorio sull’arte dei nostri giorni.
Dall’11 febbraio al 18 giugno 2023, a Palazzo Tarasconi si celebra, invece, il centenario della nascita di Roy Lichtenstein, tra i maggiori interpreti dell’arte del XX secolo e maestro della Pop Art, con una mostra curata da Gianni Mercurio. Seguendo un andamento principalmente cronologico che coincide con uno sviluppo tematico, l’esposizione – Roy Lichtenstein. Variazioni Pop – ripercorre l’intera carriera artistica di Lichtenstein a partire dagli Sessanta, in cui ritroviamo i suoi temi e generi, dai fumetti e la pubblicità, la natura morta, il paesaggio, le incursioni nell’astrazione e nelle forme dei grandi maestri, gli interni bidimensionali, fino alla serie dei nudi femminili.
Ancora, dal 22 marzo 2023 al 30 luglio, al Mudec di Milano Dalì, Magritte, Man Ray e il Surrealismo. Capolavori dal Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam sarà un’occasione per ammirare i capolavori della nota collezione di arte surrealista del Museo Boijmans Van Beuningen in dialogo con alcuni capolavori della Collezione Permanente del Mudec.
Infine, Marcel Duchamp e la seduzione della copia, dal 14 ottobre 2023 al 18 marzo 2024 chiuderà l’anno con una mostra dedicata a uno dei più rilevanti artisti della storia dell’arte. A cura di Paul B. Franklin, studioso indipendente ed esperto di Duchamp, la mostra è organizzata intorno a Boîte-en-valise, capolavoro oggi parte della Collezione Peggy Guggenheim, un museo portatile contenente 69 repliche e riproduzioni in miniatura dell’opera di Duchamp, che la mecenate americana acquistò dall’artista nel 1941. La mostra presenterà importanti prestiti da prestigiosi musei italiani e americani nonché da diverse collezioni private, tra cui una trentina di opere provenienti da una collezione privata veneziana.