Finalmente il Madre ospita tra le sue mura una personale di Bruna Esposito, Con questi chiari di luna. L’artista di origini napoletane, dopo essere stata esposta in Italia e all’estero, torna a Napoli con una mostra che richiama la città stessa soprattutto nelle parole. Il titolo, infatti, ci riporta all’ambiente napoletano e ai suoi modi di dire che ricorrono anche in altre opere come Oro colato la quale accoglie chi visita con un’amaca piena di una coperta isotermica dorata e un tavolino di poesie poco distante.
Il tutto in un’atmosfera sognante e un po’ sbiadita tipica dei ricordi d’infanzia che sono spesso presenti nelle opere dell’artista. La memoria, il ricordo della stessa, la naturalezza e l’incontro/scontro con ciò che appare naturale e tutto ciò che, invece, è artificiale e artefatto ma anche reale e spirituale.
Concetti molto alti e complessi, non sempre facili da gestire emotivamente, che vengono rappresentati in opere come “Oltremare” in cui una bandiera bianca capovolta fluttua nelle acque del mare, territorio comune di qualsiasi popolo, per rappresentare appartenenza, libertà o anche le opere Una cipolla, Due cipolle, Tre cipolle rosse e Quadrato in foglia d’oro e buccia di cipolla dorata le quali mettono in pratica l’incontro scontro tra significati diversi. Teche e cornici fatte per accogliere oggetti preziosi o reliquie, qui ospitano resti organici e naturali come se finalmente la naturalezza e ciò che non è eterno anzi teso alla morte debba essere sacro e prezioso; quasi un inno alla vita e alle cose vive che ci contraddistinguono e che spesso dimentichiamo di celebrare. L’artista si occupa anche di indagare e mettere in mostra lo scorrere del tempo con un’opera come Sassi, seggiole e sonagli un ammasso di ciottoli e sonagli attaccati a due sedie e un tavolino che riportano alla memoria le conchiglie avvinghiate alla roccia e corrose dal tempo così come la pietra stessa.
Bruna Esposito è, però, un’artista che potremmo definire “dei contrasti” dato che chiude la sua mostra con un’intera sala dedicata a fotografie di occhi di pesci che non avendo palpebre effettivamente non posso né vedere né mostrarci la morte come la conosciamo lasciando tutto in sospeso. Quest’ultima è senz’altro l’opera più enigmatica dell’artista la quale con pochi gesti e particolari accorgimenti crea una serie di profondi contrasti tra forme e significati che riportano lo spettatore alla riflessione su sé stesso, su ciò che lo circonda e su ciò che lo sovrasta.
Bruna Esposito, Con questi chiari di luna
a cura di Benedetta Casini
fino al 9 gennaio 2023
MADRE – Via Luigi Settembrini, 79, Napoli