Cantieri Montelupo. Comunità, relazione, processo

La formula del Cantiere di arte contemporanea costituisce a Montelupo Fiorentino una peculiarità della ricerca artistica del territorio

Cantieri Montelupo è il progetto, a cura di Christian Caliandro, organizzato e sostenuto dalla Fondazione Museo Montelupo Onlus e dal Comune di Montelupo Fiorentino per la rassegna Cèramica OFF, programma di residenze, workshop, mostre, performance e visite realizzato nell’estate 2022, tra luglio e settembre. La formula del Cantiere di arte contemporanea si è consolidata da alcuni anni a Montelupo Fiorentino e costituisce una peculiarità della ricerca artistica del territorio, che unisce arte visiva, manifattura e, non ultimo, relazione con la comunità. In questo progetto spicca, infatti, l’importanza della relazione, le artiste coinvolte hanno realizzato i loro lavori assieme agli artisti e alle aziende locali, in un rapporto profondo con gli artigiani e la comunità che si è avvicinata ai momenti della residenze.

«Il punto non è l’arte comunitaria o l’opera collettiva per forza – ha spiegato il curatore – Non c’è nessun obbligo, naturalmente, così come non c’è alcuna prescrizione o costrizione ideologica (in questa maniera non vengono fuori opere, o vengono fuori opere immancabilmente scadenti). La partecipazione è certo uno degli elementi che entra, inevitabilmente, nel “risultato finale” – che comunque non esiste, perché è tutto parte di un processo in corso, di un processo che avviene, destinato a proseguire e dagli esiti imprevedibili. La relazione con gli artigiani, con gli “esperti” della materia e delle tecniche, è fondamentale, ed è fondamentale anche il modo in cui questa relazione nasce e si costruisce, gli incontri che si succedono l’uno dopo l’altro e i dialoghi che nascono e si articolano. È fondamentale anche il modo in cui questi scambi contribuiscono allo sviluppo del processo». La mostra, aperta fino all’8 gennaio nelle varie sedi del paese fiorentino – racconta proprio di questo processo.
«Ciascuna opera è la narrazione di una relazione». Le tre artiste – Elena Bellantoni, Serena Fineschi, e la vincitrice della call per artisti under 30 per il premio di residenza, Elisa Merra – hanno collaborato con alcune realtà formative, artigianali e imprenditoriali del territorio, condividendo metodo e approccio creativo. Bellantoni con MISONOSECCATA ha dato vita ad una performance di denuncia in merito alla situazione di emergenza in cui si trova il torrente Pesa. La restituzione di questa azione partecipata si compone di 40 lastre in argilla che ricalcano il letto del fiume in secca, il ventre femminile arido che contiene la memoria dell’acqua.

Il filo conduttore dell’intervento di Serena Fineschi La primavera dell’impazienza è, appunto, l’impazienza, una delle caratteristiche del nostro tempo, il cui emblema involontario è rappresentato dal popcorn. Fineschi ha lavorato su tre ambiti che restituiscono gli esiti in tre installazioni, in collaborazione anche con Patrizio Bartoloni.
Mentre Elisa Merra, vincitrice della call pubblica under 30, ha invece stravolto il concetto stesso del pozzo dei lavatoi, trasformandolo in una cassa di risonanza per storie e ricordi. Nell’opera Prìncipi di mucchio la ceramica è forma e sostanza, contenuto e contenitore, e trasmette il suono dei frammenti rotti, in una sorta di memoria collettiva della genesi del Museo.

*Il progetto è prodotto dalla Fondazione Museo Montelupo assieme al Comune di Montelupo Fiorentino ed è sostenuto dalla Regione Toscana nell’ambito del programma di iniziativa regionale Toscanaincontemporanea2022.

CANTIERI MONTELUPO 2022. Arte contemporanea, ceramica, relazione
a cura di Christian Caliandro
Elena Bellantoni, Serena Fineschi, Elisa Merra
fino all’8 gennaio
Sedi della mostra:
Fornace del Museo, Via Giro delle Mura, 88
Palazzo Podestarile Via Baccio da Montelupo, 45
Museo della Ceramica, piazza Vittorio Veneto, 11
Sponda del fiume Pesa gps 43.731638, 11.023157 (Via XXV Aprile)

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