Attempt of a Poem, una performance interattiva di Filippo Riniolo

La guerra di Troia è la causa del collasso della civiltà moderna? Partire dai classici per dar vita a nuove narrazioni

courtesy immagine Daniele Tozzi

Una rubrica (p)artecipattiva che racconta di arte, artisti e sostenibilità

Studiare il passato per prendere posizione nel presente: sapere tutto del passato senza avere coscienza del presente diventa puro nozionismo, affrontare il presente senza conoscere il passato è del tutto velleitario.

Partendo da questo suo pensiero, Filippo Riniolo ascolta il podcast del Post “La fine del mondo”, una ricostruzione storica del crollo della Civiltà del Bronzo nel 1200 a.c., con la scomparsa di scrittura, arte figurativa e città. Filippo vuole dimostrare come una delle cause del collasso della civiltà sia stata la guerra di Troia, per darci un messaggio estremamente attuale: operazioni militari e migrazioni sono i veri epifenomeni provocati dal riscaldamento globale, a differenza di quanto la maggior parte delle persone pensa attribuendo la causa a piogge e siccità.

“Non confondiamo il meteo con il clima”, ci dice Filippo.

Così nasce la sua performance / installazione relazionale Attempt of a Poem nell’ambito del Mahalla Festival, festival collaterale alla Biennale di Istanbul, nella quale il pubblico partecipa attivamente al processo di creazione di un canto orale (di cui non resterà alcuna traccia scritta ma solo la registrazione audio), sottolineando innanzitutto che per riscrivere una civiltà è sempre necessario un poeta, e in secondo luogo che memoria e tradizione orale sono funzioni del cervello umano tanto fondamentali quanto sottovalutate nella nostra epoca degli smart phone, con accesso immediato a qualsiasi dato e informazione che fa venire meno ogni forma di processo conoscitivo.

La performance si compone di tre workshop interattivi che, prendendo ispirazione dal tema letterario del “Nostos” di poemi come Iliade, Odissea ed Eneide, narrano tre episodi:

  • La vita della Maga Circe, vera e propria maga femminista che si contrappone alla donna tipica della letteratura greca antica, moglie o madre di eroi maschili. Circe invece è una figura di potere, è lei a definire i personaggi, uomini o donne che siano;
  • Il cavallo di Troia che in Attempt of a Poem diventa unicorno e conclude la guerra di Troia grazie a un dono (e non all’intervento violento degli achei), altro messaggio quanto mai attuale contro tutte le operazioni militari oggi in corso nel mondo;
  • La storia riletta in chiave contemporanea di Tiresia, Cassandra e Calcante, i tre chiaroveggenti che ai nostri giorni sarebbero considerati non maghi ma scienziati, in quanto capaci di denunciare ciò che accadrà in futuro, provocando così una reazione di totale rigetto nei loro confronti da parte del potere.

Una nuova narrazione, un poema comune da eseguire in coro con i partecipanti attraverso le comunità artistiche contempo-queer di Kurtuluş, partendo da “carte da gioco” create da Filippo, raffiguranti ciascuna un diverso personaggio, scelte dai partecipanti per scrivere ognuno una sua storia, metterla in metrica e cantarla.

Il tutto all’insegna del divertimento, volto a farci capire che è giunto il momento di un nuovo Nostos che dia inizio a una nuova civiltà, nella quale l’arte deve avere un ruolo fondamentale che vada oltre alla semplice funzione decorativa, aiutandoci a percepire la realtà in cui viviamo, senza più fare confusione tra clima e meteo.

Le tre registrazioni audio diventeranno NFT, con Filippo che ci accompagnerà in questo nuovo Nostos.

* Edoardo Marcenaro lavora da venticinque anni come giurista di impresa in società multinazionali e ha come hobby l’arte moderna, contemporanea e post-contemporanea. È collezionista e curatore di mostre, essendosi negli ultimi anni concentrato su opere realizzate su banconote americane rigorosamente originali, dai dollari che Andy Warhol firmava alla fine delle sue feste alla Factory, fino ad arrivare ai dollari distribuiti da Edoardo a tutti i suoi amici artisti per trasformarli in opere d’arte.