L’Hôtel National des Invalides è un imponente complesso di costruzioni che si erge nel centro di Parigi. Si tratta di uno dei monumenti più maestosi dell’intera città. Anche il più distratto dei passanti non può non essere attratto dalla maestosa cupola interamente oro che si staglia nel cielo del settimo arrondissement. Il complesso degli Invalides, oltre ad essere di una bellezza mozzafiato, è custode e testimone della storia francese, sedimentata nell’edificio e nel suo utilizzo durante i secoli.
Partiamo dall’inizio. Era il 1670 quando il re Luigi XIV, altrimenti noto come re Sole, regnava su una Francia ricca e vittoriosa. L’esercito dominava sul campo di battaglia e il re, con tutta la nobiltà, godeva di grande fama e ricchezza. La guerra però, pur innalzando il nome della Francia, non la ha risparmiata di conseguenze catastrofiche. I numerosi soldati tornati mutilati dalla guerra si riversavano nelle strade di Parigi, che, abbandonata dal suo sovrano, era ormai luogo di malcontento e povertà.
Fu proprio in questa complessa situazione sociale che Luigi XIV fondò l’Hôtel National des Invalides, la prima istituzione statale a farsi carico dei feriti di guerra. Gli Invalides erano allo stesso tempo uno spazio dedicato ai soldati invalidi degli eserciti e un luogo di rappresentazione del potere. Luigi XIV voleva ancorare il suo ruolo nell’influenza militare della Francia, ma anche offrire un monumento a Parigi, mentre il Castello di Versailles era in costruzione. Queste due aree si riflettono nella scelta della decorazione scultorea: il motivo del trofeo militare è onnipresente, così come il falso fossato che circonda gli Invalides, mentre la figura di Luigi XIV in trono è sulla facciata principale del monumento. Il re progettò anche due chiese: una per i soldati e una per il re, con una maestosa e vistosa cupola.
Facendo un salto temporale di circa a un secolo arriviamo ad una seconda fase di grande importanza storica degli Invalides.Nel 1789, Luigi XVI promulgò una riforma militare contraria agli interessi dei soldati, tra i quali si diffuse un progressivo malcontento. Questa riforma, insieme a numerosissimi altri fattori, portò alla Rivoluzione Francese, che cambiò radicalmente il volto del mondo occidentale. Il 14 luglio, nota data della presa della Bastiglia, i rivoluzionari cercarono di procurarsi delle armi. Fu in questo momento che presero possesso dei fucili conservati all’interno degli Invalides, senza trovare alcuna resistenza da parte dei residenti. Fu proprio il possesso di questi fucili che permise la riuscita dell’impresa. Durante la Rivoluzione, la Cupola divenne il tempio di Marte, Dio della guerra.
Pochi anni dopo, nel 1800, Napoleone I decise di installarvi la tomba di Turenne e di dare all’edificio la funzione di Pantheon delle glorie militari.
Nel 1840, quando il corpo di Napoleone era da ormai 20 anni sull’isola di Sant’Elena, il re Luigi Filippo decise di trasferire i suoi resti agli Invalides di Parigi. Così il valore simbolico dell’edificio riprese la sua rilevanza storica e sociale.
Nuovamente, durante la Seconda guerra mondiale la storia della Francia lascia agli Invalides un ruolo centrale. Il sito fu trasformato in caserma dalle forze di occupazione, ma, nonostante questo, fu proprio negli Invalides che la famiglia Morin, residente nel sito, ospitò segretamente i piloti alleati per ben tre anni. Oggi, gli Invalides ospitano ancora gli invalidi, così come il museo dell’esercito, e in particolare i modelli di Vauban che ci ricordano l’importanza delle campagne militari nello sviluppo della geografia. La Cupola ospita anche il mausoleo di Vauban, le tombe di Napoleone II, detto l’Aiglon, di Giuseppe e Jerome Bonaparte, dei generali Bertrand e Duroc e quelle degli illustri marescialli Foch e Lyautey.
In conclusione possiamo affermare che il complesso degli Invalides merita una visita, sia in quanto spettacolare complesso architettonico, sia come custode e testimone della storia francese