Il MAXXI presenta la nuova edizione della Biennale Gherdëina e l’esposizione Persones Persons in Val Gardena

Tra natura e cultura ladina, il museo romano racconta l’esperienza del festival d’arte contemporanea nato nel cuore delle Dolomiti

Nel museo capitolino dedicato alle arti del XXI secolo viene presentata, alla presenza della Presidente della Fondazione MAXXI, Giovanna Melandri e del Direttore di MAXXI arte, Bartolomeo Pietromarchi, l’ottava edizione della Biennale Gherdëina, un appuntamento che incanala nella sperimentazione tipica dell’arte contemporanea il poliedrico patrimonio culturale della Val Gardena. 

Lucia Pietroiusti e Filipa Ramos sono le curatrici di questa nuova edizione che porta il nome Persones Persons, programmata dal 20 maggio 2022 fino al 25 settembre a Ortisei e nel paesaggio della Ladinia. Il progetto nasce dalla volontà di cavalcare la grande ondata di interesse culturale che nell’ultimo ventennio si è ampiamente manifestata tra la popolazione dell’area. «La Biennale Gherdëina vuole attraversare il paradigma dell’antopocentrismo, ci siamo posti l’obiettivo di rispettare ogni elemento naturale. Ogni ecosistema ha diritto di prosperare ed evolversi libero da disturbi antropogenici» afferma la curatrice Lucia Pietroiusti.

Lucia Pietroiusti e Filipa Ramos

Un percorso di sensibilizzazione che viene portato avanti dalle istituzioni già dalla fine degli anni’90 e di cui oggi possiamo notare i frutti in un tessuto sociale fortemente legato ai luoghi e alle iniziative relative al mondo delle arti nella loro globalità. «L’Alto Adige è da vent’anni un laboratorio interessante per la cultura diffusa. Questa serve anche per una reale partecipazione democratica e su questo abbiamo investito tanto, proprio perché il respiro culturale arrivasse anche nelle periferie urbane» Afferma Antonio Lampis, Direttore di dipartimento Cultura italiana, Ambiente e Energia della Provincia autonoma di Bolzano. 

Proprio grazie a questo forte spirito partecipativo è possibile oggi pensare ad una manifestazione come la biennale Gherdëina, un progetto nato e cresciuto lontano dai centri urbani, ai quali si fa fisiologicamente riferimento in altri casi di analoga natura. «Di solito le biennali d’arte non si organizzano lontane dai grossi centri. La val Gardena è un luogo dove da generazioni si parlavano e si parlano tre lingue. Questo ha contribuito allo stampo peculiare della zona che oltre alla tradizione dell’artigianato artistico ha aperto la mente della popolazione di montagna. – tiene a precisare Eduard Demetz, Presidente Associazione Zënza Sëida – Mi piace guardare a questa biennale sotto il segno di un nuovo illuminismo contemporaneo, un tempo di emancipazione della ratio, quello di oggi, rispetto a quello di un tempo, ha la chance di mettere non solo l’uomo ma tutto ciò che vive al centro»

Il Museo MAXXI si inserisce nel progetto come sostenitore: «Il Maxxi è legato alla provincia di Bolzano con un’importante progetto dedicato a Piero Siena che valorizza i talenti del territorio, è un investimento sul nostro patrimonio. – Spiega Giovanna Melandri – Alcuni degli artisti proposti vengono dalla nostra collezione e tra questi c’è Alex Cecchetti, vincitore dell’Italian Council. Ospiteremo i suoi lavori nella nostra sede all’Aquila. Come museo vogliamo essere facilitatori di queste collaborazioni che sono prima di tutto collaborazioni realizzate sotto il segno della ricerca.»

Biennale Gherdëina

Un territorio come la Val Gardena presenta delle singolari peculiarità, tradizioni plurisecolari, miti ancestrali, contaminazioni linguistiche. Nel cuore delle Dolomiti si rintraccia un contenitore perfetto per l’approdo delle discipline creative contemporanee, in cui proprio in questo contesto possono evolversi all’insegna della contaminazione: «L’approccio contemporaneo è proprio quello dell’ibridazione, a cui si deve aggiungere l’attenzione verso il territorio, uscire dai centri è fondamentale per mettersi in relazione con le piccole realtà – Aggiunge Pietromarchi – Questo è ciò che da ricchezza e valorizza la missione dell’arte contemporanea che dimostra come questa possa mettersi in relazione con altri linguaggi e possa evolversi con essi.»

Info: https://www.biennalegherdeina.org