Nel periodo che segue il secondo conflitto mondiale, il Giappone avvia un processo di rinnovamento radicale dei suoi costumi, progressivamente volto a distanziarsi dalla tradizionale cultura conservatrice da cui fino a quel momento viene condizionato. In questa cornice si inseriscono le epopee artistiche di Daido Moriyama e di Shomei Tomatsu, nomi ormai inequivocabilmente incastonati nel muro della grande storia della fotografia.
Con la loro macchina da presa i due fotografi riescono a cogliere un’anima inedita della società giapponese post bellica, proiettata in quegli anni come non mai verso il rinnovamento. Proiezioni futuristiche e tecnologie all’avanguardia diventano nel tempo il tratto più riconoscibile della nuova società orientale che però non smette mai di sentirsi in bilico in questa dualità tra protezione della tradizione e rinnovamento.
L’approccio allo scatto dei due artisti, protagonisti della nuova esposizione Tokyo Revisited del museo Maxxi di Roma, si presenta non come semplice metodologia artistica, si pone piuttosto come uno stile di vita. «Cani randagi che percorrono la città mentre si guardano attorno inconsciamente», così vengono descritti Daido Moriyama e Shomei Tomatsu. Immersi in quel brodo primordiale da cui sarebbe poi fuoriuscita la società giapponese del domani, le ricerche dei due fotografi si intersecano tramite un metodo che super la ricerca del dettaglio perfetto, la loro indagine artistica sfiora i limiti del fotoreportage e cristallizza la frenesia consumista che in quel periodo comincia a farsi largo nella capitale giapponese.
La scelta del Maxxi di aprire al pubblico un’esposizione come Tokyo Revisited nasce dalla necessità di creare un dialogo tra l’eredità artistica della scena giapponese con quella attuale capitolina. Quest’ultima infatti si trova oggi a fare i conti con un contesto storico particolarmente simile a quello in cui Daido Moriyama e Shomei Tomatsu hanno portato avanti il loro processo creativo. Roma con la sua identità classica è oggi impegnata in una determinante fase di evoluzione: affacciarsi verso l’orizzonte del futuro rimane però indispensabile quanto trovare la via più adatta per salvaguardare anche il retaggio del passato, inestimabile tesoro di cui oggi ci troviamo e essere gli unici responsabili.
Daido Moriyama e Shomei Tomatsu, Tokio Revisited, a cura di Hou Hanru, Elena Motisi
14 aprile 2022 – 16 ottobre 2022
Maxxi
Via Guido Reni, 4a, Roma