A Monti Tiburtini torna il collettivo Basement con il curatore Davide Silvioli

Gli artisti residenti negli atelier di Fondamenta Gallery di Roma propongono un nuovo progetto che esplora le potenzialità dello spazio

Il collettivo Basement si prepara ad un nuovo appuntamento negli spazi di Fondamenta, lo spazio espositivo in via Arnaldo Fraccaroli 9, in cui il quintetto di artisti porta avanti le proprie rispettive ricerche. Chiara Amici, Margherita Giordano, Giovanni Longo, Mattia Morelli, Giulia Spernazza propongono al pubblico dal 31 marzo 2022, accompagnati dalla curatela di Davide Silvioli, Diagonale Spazio, il terzo di una serie di esperimenti espositivi che hanno avuto luogo nella galleria romana nel quartiere di Monti Tiburtini. 

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Un gioco di corrispondenze

Per questa occasione vengono presentate opere inedite o specificatamente rielaborate per la circostanza. Le proposte in esposizione incarnavano il pensiero di ciascun artista e ne testimoniano le peculiarità delle indagini che questi portano avanti nei loro studi, all’interno del perimetro di Fondamenta Gallery. 

Davide Silvioli organizza lo spazio come in una composizione, le cinque voci così divergenti tra loro vengono orchestrate in modo da non produrre alcuna cacofonia ma anzi rintracciare l’equilibrio perfetto sul pentagramma dell’esposizione. La confidenza con lo spazio e la reciproca affinità tra i componenti del collettivo rende possibile l’esibizione di un corpus tanto dissimile quanto consonante.

Lo sguardo dello spettatore viene fatto rimbalzare nella sala poggiandosi su un dettaglio dopo l’altro seguendo un gioco di corrispondenze senza occlusioni. Lo spettro delle diagonali che tale intreccio di reciproci rimandi ci propone resta la chiave per cogliere ciò che compone lo spazio nella sua interezza, svelandone le potenzialità, mai veramente scandagliate nella loro totalità.

Il collettivo Basement

Chiara Amici (Roma, 1993). Nel 2017 consegue il Diploma Accademico in Decorazione, presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Nel 2018 inizia il suo percorso nell’Arte per la Terapia. Dal 2020 fa parte del collettivo Basement, con studio nello spazio Fondamenta Gallery di Insideart. Il suo linguaggio indaga in chiave onirica le dinamiche dei rapporti interpersonali e famigliari, il riciclo di antichi materiali, l’accumulo e l’archiviazione di memorie collettive.   

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Margherita Giordano (Roma, 1985). Nel 2011 consegue il Diploma Accademico in Scenografia, all’Accademia di Belle Arti di Roma, e nel 2013 il titolo di Interior designer, presso il Quasar Institute for Advanced Design di Roma. Si esprime attraverso la pittura, l’installazione e la performance. In particolare dal 2018, la sua ricerca parte dallo studio delle filosofie esoteriche, delle tradizioni, dei miti, degli archetipi dell’essere umano dai tempi più remoti.    

Giovanni Longo (Locri, 1985). La sua ricerca si esprime mediante la scultura e l’installazione e parte dal recupero di materiali lignei. Con questi, dopo un lavoro di classificazione, costituisce strutture scheletriche complete o evocate che dialogano con lo spazio e il tempo, conservando le proprietà della materia d’origine come il colore, la forma, la consistenza. Il lavoro di Longo è a stretto contatto con l’identità, la memoria e la storia. Raccoglie, accumula e classifica forme per ottenere un’evasione poetica da essi. 

Mattia Morelli (Bari, 1985). Consegue il Diploma Accademico prima in Pittura e poi in Fotografia presso l’Accademia di Belle Arti. Negli anni, ha collaborato con il fotografo Nino Migliori, l’artista Maurizio Mochetti, il critico d’arte Mario Dal Bello. Ha esposto in manifestazioni artistiche in Italia e all’estero. Sue fotografie sono presenti su Artribune, Il Fatto quotidiano, L’Espresso, La Repubblica. Dal 2020 è docente di grafica, fotografia e ripresa nelle scuole secondarie di secondo grado. 

Giulia Spernazza (Roma, 1979). Nel 2008, consegue il Diploma Accademico in Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Roma. Lavora principalmente attraverso l’installazione, sperimentando materiali plurali. La sua ricerca è mossa dall’intenzione di restituire una dimensione estetica assoluta. In tal senso, nel suo lavoro acquisisce importanza il vuoto, la trasparenza e la purezza, espressi attraverso un linguaggio minimalista, che mira a spogliarle di qualsiasi riferimento soggettivo.

Diagonale Spazio, a cura di Davide Silvioli
Opening 31 marzo H 18:00
Fondamenta Gallery
Via Arnaldo Fraccaroli, 9, Roma