La Marilyn di Andy Warhol all’asta da Christie’s per una cifra da capogiro

Il ricavato dell'asta di maggio della celebre icona pop, stimato per 200 milioni di dollari, sarà devoluto in beneficenza

Il fascino di Andy Warhol è intramontabile e anche il mercato dell’arte non è immune dalla sua magnetica influenza. Lo dimostra ancora una volta l’annuncio diffuso da Christie’s che apre le danze delle aste di maggio 2022 con l’opera Shot Sage Blue Marilyn (1964) del maestro della Pop art. L’esemplare è una delle cinque versioni originali, successivamente riprodotte in centinaia di versioni differenti, e proprio per questo acquisisce un valore, e un costo, a dir poco stellare. 

Warhol

La diva americana, tra i volti più iconici resi immortali anche grazie alle serigrafie dell’artista, è ancora uno dei pezzi che più fanno sognare i collezionisti di tutto il mondo. La casa d’aste britannica cavalca sapientemente questo immenso interesse mettendo di nuovo in vendita uno degli esemplari della serie con una stima che viaggia intorno ai 200 milioni di dollari.

Cifre astronomiche che però non intimoriscono Christie’s che si sbilancia definendo il capolavoro «pronto per essere l’opera più costosa del XX secolo venduta all’asta». «Marylin è in linea con la Gioconda, la Nascita di Venere di Boticcelli e Les Demoiselles d’Avignon di Picasso» dice Alex Rotter, responsabile di Christie’s per l’arte del XX e XXI secolo «Un dipinto come Marilyn potrebbe cambiare radicalmente non solo il mercato di Warhol, ma anche l’intero andamento del mercato dell’arte. La Marilyn di Andy Warhol è la bandiera assoluta del pop americano e la promessa del sogno americano che tiene insieme ottimismo, fragilità, celebrità e iconografia».

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La vendita dell’opera potrebbe quindi rappresentare un precedente storico per la compravendita delle opere d’arte del ‘900. Corre l’anno 1998 quando viene venduta per l’ultima volta una delle versioni originali della serie. L’asta in quell’occasione parte da una cifra stimata tra i 2 e 3 milioni di dollari ma il proprietario si aggiudica l’esemplare per 17 milioni.

Sono passati quasi 25 anni e la storia è pronta per essere aggiornata. Il dipinto destinato all’asta di maggio a New York proviene dalla Fondazione Thomas e Doris Ammann di Zurigo, creata dai fratelli fondatori della nota galleria Thomas Ammann Fine Art. La fondazione afferma che l’intero ammontare dei proventi raggiunti dalla futura vendita dell’opera saranno devoluti in beneficenza per «migliorare la vita dei bambini di tutto il mondo», costruendo scuole e ospedali per l’infanzia. 

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Courtesy Christie’s