L’attacco russo all’Ucraina coinvolge il mondo e ora tocca anche il settore cultura. Arrivano dalla Russia infatti specifiche direttive per la restituzione immediata di tutte le opere in prestito uscite dal paese. In particolare è il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo a pretendere che tornino subito a casa le opere prestate a Palazzo Reale a Milano per la mostra Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento veneziano e alla Fondazione Alda Fendi a Roma – palazzo rhinoceros dove è esposta attualmente La Giovane donna di Picasso, mai stata esposta in Italia in precedenza e protagonista della mostra in Fondazione fino al 15 maggio.
Come riportato dal sito dell’ansa, è stato il direttore del museo Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo Mikhail Piotrovsky a scrivere una lettera al direttore di Palazzo Reale a Milano Domenico Piraina e al presidente di Skira editore Massimo Vitta Zelman per spiegare la richiesta di riavere le opere prestate per la mostra su Tiziano. “In base alla decisione del ministero russo della Cultura – scrive Piotrovsky – tutti i prestiti in essere devono essere restituiti dall’estero alla Russia. Il nostro agente di trasporto si occuperà di tutte le disposizioni necessarie. Capisco perfettamente che questa decisione vi creerà grande dispiacere e inconvenienti e spero nella vostra comprensione”.
A commentare la notizia Il Ministro della Cultura italiano Dario Franceschini: “Quando un proprietario chiede la restituzione delle proprie opere, queste devono essere restituite”. Lo rende noto a margine della presentazione al Maxxi della mostra proprio sull’arte ucraina rispondendo alle domande dei cronisti.
La decisione appare ancora più dolorosa poiché si inserisce nell’anno incrociato dei musei Italia-Russia, per il quale sono state programmate numerose attività e iniziative per celebrare i rapporti tra i due Paesi. A tal proposito, comunicano dalla Russia, che sono sospese con effetto immediato tutte le attività relative alla manifestazione.