Gli artisti ucraini contro la guerra. Ecco gli interventi più significativi realizzati in segno di protesta

La crisi bellica che stiamo affrontando in queste ore rappresenta un dolore pungente per ogni cittadino europeo ma la ferita che solo oggi osserviamo attentamente sanguinare è in realtà aperta da molto più tempo di quello che sembra. Il conflitto tra Russia e Ucraina infatti è uno scontro tra civiltà che va avanti da secoli e concentrarsi sulla storia recente degli ultimi otto anni permette solo una miope visione dei fatti. La violenza e la brutalità dimostrata dalla Russia infatti è da sempre parte integrante della cultura del potere tipico del gigante sovietico che anche attraverso l’arte ha voluto propagandare un messaggio di superiorità rispetto alle altre realtà nazionali vicine e lontane. L’arte può essere però anche veicolo di opposizione e infatti la resistenza all’invasione straniera portata avanti dall’Ucraina non è solo di natura militare e civile ma anche intellettuale.

La risposta degli artisti ucraini non si è lasciata attendere: l’ucraino Aljosha infatti organizza il 22 febbraio 2022 una performance nel cuore della città di Kiev, di fronte il sta monumento di epoca sovietica eretto per celebrare la vittoria dell’esercito russo contro il regime nazista di Adolph Hitler. Durante l’intervento, Alyosha ha protestato in silenzio contro la “follia ideologica” che sta prendendo il sopravvento sulla razionalità. Completamente nudo di fonte al monumento l’artista, tenendo tra le mani due composizioni astratte riferite alla pratica del bioismo che è parte integrante della sua ricerca creativa, denuncia così l’insensatezza della guerra. 

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Courtesy Aljoscha

Alla performance l’artista fa seguire una comunicazione ufficiale in cui conferma che «Il bioismo condanna la violenza contro gli uomini, gli animali e le piante. La sofferenza e la guerra devono essere fermate. Non ci sono conflitti giustificati, tutti sono criminali e causano violenza e dolore a tutti gli esseri biologici. Tutta l’ideologia umana è violenta di per sé. Per esempio, la sanguinaria Madrepatria esige infiniti sacrifici umani. Il pacifismo è esteso a un movimento verso la pace e la beatitudine per tutti gli esseri di questo pianeta. Fermate la follia, cercate il bene!»

La sofferenza percepita e testimoniata dagli artisti ucraini arriva direttamente fino al nostro paese, come nella vicenda di Pavlo Makof, selezionato per rappresentare l’Ucraina alla Biennale di Venezia 2022. I lavori per il padiglione che era stato affidato all’artista sono al momento bloccati e lo stesso Makof si trova oggi impossibilitato a lasciare Kiev. Le opere destinate alla mostra curatala Cecilia Alemani si trovano ancora nella capitale insieme al loro creatore e le vicende di questi giorni non sembrano far presagire cambiamenti che possano permettere il loro arrivo nella Serenissima. 

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Courtesy Pavlo Makof

Divulgato sui social, l’appello dell’artista e dei curatori termina con una chiamata disperata di aiuto: «Chiediamo alla comunità artistica internazionale di utilizzare tutta la nostra influenza per fermare l’invasione russa dell’Ucraina. Le armi possono ferire i nostri corpi, ma la cultura cambia le nostre menti. Questa guerra è uno scontro di civiltà: un mondo libero e civile è attaccato da quello barbaro e aggressivo. Se continuiamo a essere osservatori passivi della situazione, perderemo tutto ciò per cui lavoriamo e tutta l’eredità dei nostri predecessori: arte, amore, libertà di espressione e capacità di creare. Sostenete l’Ucraina in questo momento difficile»

In questo grave momento di crisi non sono solo gli artisti a insorgere ma anche il settore del collezionismo e in particolare della comunità specializzata nella compravendita NFT Art. Dopo l’annuncio dell’artista Pan_danil della sua volontà di mobilitare il giovanissimo nucleo di artisti che operano tramite tecnologia Blockchain. «Ho bisogno di un elenco di artisti ucraini da sostenere. Le liste su Twitter non funzionano… passo più tempo a guardare le risposte che ad aiutare. Sarebbe fantastico se alcune persone potessero dedicare il loro tempo ad aggiungere link di artisti ucraini a questo elenco. Mandatemi un messaggio privato»

Dopo il suo appello sui social, è stato dato inizio a una raccolta di nomi di NFT artist ucraini e delle loro opere d’arte reperibili sulle piattaforme Rarible, Foundation e OpenSea. Un aiuto concreto è arrivato dal mondo del collezionismo che ha deciso di sostenere molti di questi nomi presenti nell’elenco e dare quindi in questo modo il proprio contributo alla causa. 

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