La Nuova Pesa omaggia l’Osteria dei Pittori dei fratelli Menghi con una collettiva che gioca tra passato, presente e futuro della Capitale

Roma

Se oggi vediamo nella Capitale un nuovo fermento nella scena artistica è perché nel tempo si è imparato a riconoscere quando qualcosa sta cambiando. Roma da sempre si fa palcoscenico di vivacità e spesso sono gli osservatori più insospettabili che possono accendere la scintilla di qualcosa di grande.

Rivolgendosi al passato, questo è proprio ciò che è successo negli anni del dopoguerra, quando la scena artistica romana di allora, quella più squattrinata, più invisa ai giornali, dedicava la sua attenzione all’astrazione, con ispirazione d’avanguardia. I fratelli Menghi, proprietari di una delle più storiche osterie della Capitale, si fecero, forse quasi inconsapevolmente, mecenati e sostenitori di un movimento che sarebbe potuto rimanere nell’ombra senza i tavoli che i due osti romani lasciavano sempre imbanditi. Quale galleria se non La Nuova Pesa poteva raccontare meglio quello spaccato di mondo, fattosi nel tempo immaginario collettivo. Uno spazio dedicato da sempre alla creatività più attuale, che proprio al centro del cuore pulsante di quella Roma fatta di caffè, osterie e tanto romanticismo, nel 1959 apriva la sua prima sede in Via Frattina, per volere di Alvaro Marchini.

Quell’atmosfera abbagliata dalle prime luci del miracolo economico avvolgeva un cenacolo di artisti che avrebbero inciso a breve il loro nome nel muro della grande storia dell’arte. Le notti di Piazza del Popolo si accendevano intorno alle figure più stravaganti strette attorno al loro capofila, Mario Mafai, che scivolavano su fiumi di vino bianco dei Castelli Romani e tentavano di contrastare l’imposizione del realismo socialista, dilagante nel mercato dell’arte del tempo, tanto caro al governo e ai maggiori partiti, perché metafora d’ordine, compostezza e comprensibilità.

Nelle sale de La Nuova Pesa prende forma il progetto espositivo L’osteria dei Pittori, aperto ai visitatori fino al 25 febbraio 2022, nato da un’idea del curatore Roberto Gramiccia che, lasciatosi andare a una crisi da sindrome dell’epoca d’oro, rispolvera le pagine di una storia che con tanta attenzione è stata raccontata dalla penna di Ugo Pirro, testimone oculare di quelle vicende e loro abile narratore. I dettagli però non vanno cercati nei libri, né tanto meno nelle tele e nelle opere che oggi possiamo ancora osservare ma nella creatività estemporanea e vulcanica che era palpabile tra i tavoli dell’osteria dei Fratelli Menghi, in cui i pittori pagavano, o almeno tentavano di pagare, le loro cene con disegni improvvisati sui tovaglioli

L’osteria dei pittori, Stefano di Stasio. Courtesy La Nuova Pesa

Ed è proprio con piccoli tovaglioli di stoffa che sono stati invitati da La Nuova Pesa a produrre le loro opere cinquanta artisti contemporanei che rappresentano il meglio del panorama attuale, provenienti da paesi differenti ma tutti impegnati nella loro produzione sul territorio romano. Il curatore sfida il pubblico a riconoscere in un tanto misero frammento di tessuto il seme di una potenziale rivoluzione. Uno sconvolgimento degli equilibri che nasce dalla tavola e dal convivio, dal confronto umano e umanistico intorno alla mensa, focolaio di idee e scontri che non annoiano mai. 

Le memorie personali e letterarie di quegli anni di formazione che tanto hanno fatto per l’arte italiana ci lasciano segnato un sentiero ancora tutto da esplorare. La nuova mostra a La Nuova Pesa strizza l’occhio al passato per rivolgersi al futuro, con la speranza di poter essere ancora testimoni di una forza creativa capace di plasmare l’estetica del contemporaneo.

Gli artisti partecipanti all’esposizione sono Andrea Alfani, Andrea Aquilanti, Gianfranco Basso, Aurelio Bulzatti, Valeria Cademartori, Ennio Calabria, Pierluigi Calignano, Pietro Capogrosso, Riccardo Caporossi, Bruno Ceccobelli, Caterina Ciuffetelli, Angelo Colagrossi, Leonardo Crudi, Gianni Dessì, Stefano Di Stasio, Davide Dormino, Mariano Filippetta, Ileana Florescu,Federico Fusj, LIcia Galizia, Paola Gandolfi, Paolo Emilio Gironda, Giacomo Grosso, Felice Levini, Giancarlo Limoni, Adele Lotito, Mauro Magni, Giuseppe Modica, Franco Mulas, Mario Nalli, Elena Nonnis, Nunzio, Luca Padroni, Claudio Palmieri, Roberto Pietrosanti, Gianni Politi, Giuseppe Pulvirenti,Nicola Rotiroti, Pietro Ruffo, Giuseppe Salvatori, Sandro Sanna, Manilo Sarra, Maurizio Savini, Vincenzo Schirippa, Vincenzo Scolamiero, Nunzio Solendo, Bruno Soscia, Silvia Stucky, Massimiliano Turco, Marco Verrelli 

L’Osteria dei Pittori, a cura di Roberto Gramiccia

Via del Corso, 530, Roma

4 gennaio 2022 – 25 febbraio 2022

Info: http://www.nuovapesa.it/