La galleria Art:Concept a Parigi presenta l’esposizione Warning Graphic Content. Lo spazio, allestito sotto la supervisione dell’artista, attira l’attenzione dello spettatore, lasciandolo, però, in una situazione di confusione e riflessione. Nella mostra sono esposte tutte le opere su stampa dell’artista Jeremy Deller, noto per la sua forte vena polemica.
Jeremy Deller (nato nel 1966 a Londra) ha studiato storia dell’arte al Courtauld Institute e all’Università del Sussex. Ha vinto il Turner Prize nel 2004 per la sua opera Memory Bucket e ha rappresentato la Gran Bretagna alla cinquantacinquesima Biennale di Venezia nel 2013. Negli ultimi tre decenni ha prodotto progetti che hanno influenzato la mappa convenzionale dell’arte contemporanea.
Warning Graphic Content, riunisce tutte le opere di stampa e poster di Jeremy Deller dal 1993 al 2021, ogni poster ha la sua storia, una complessa idea alla base e una specifica tecnica di realizzazione. La realizzazione di stampe e poster come forma d’arte è un messaggio chiaro e significativo che l’artista vuole inviare: una forma di arte che individua il suo pubblico nei passanti, lontani dal mondo dell’arte, senza alcuna conoscenza specifica. Questo impulso, fondamentalmente democratico, rimane una caratteristica distintiva del lavoro di Deller degli ultimi trent’anni ed è stato l’elemento sul quale si è costruita la sua identità pubblica: dopo aver vinto il Turner Prize nel 2004 – che ha dedicato a “…tutti coloro che vanno in bicicletta, tutti coloro che si preoccupano della fauna selvatica, e il movimento Quaker…”, Deller divenne gradualmente il simbolo di un’arte che combatte il mondo dell’arte stesso, ad oggi fortemente elitista. Il desiderio di inquadrare idee, spesso complesse, in un modo che sia leggibile e accessibile, ma mai paternalistico, dimostrano l’aspetto inclusivo e collaborativo del lavoro di Deller.

Warning Graphic Content è la rappresentazione su stampa di un periodo di sconvolgimenti sociali, culturali, politici, ecologici e tecnologici, spesso senza precedenti. La mostra fornisce anche una retrospettiva del pensiero di Deller, una manifestazione visiva dei suoi interessi e impegni, sempre in evoluzione e cambiamento. Combinando il poetico con il polemico e l’artistico con il mediatico, i manifesti di Deller hanno assunto una dimensione sempre più attuale, quasi politica, come dimostrano i suoi recenti slogan post-Brexit Thank God For Immigrants (2020), Welcome To The Shitshow! (2019), Tax Avoidance Kills (2020) e il nuovo Cronyism Is English For Corruption (2021).
Scrivendo nel 2012 in occasione della mostra di Deller alla Hayward Gallery di Londra, il curatore Ralph Rugoff ha descritto la posizione unica di Deller: “…Deller ha cercato di illuminare le connessioni che ci legano gli uni agli altri – spesso sfidando i nostri modi di intendere la società e il nostro posto al suo interno. Esplorando i modi in cui la cultura è intessuta da reti di attività che attraversano tutte le sfere e le categorie sociali, il suo lavoro ha fornito un’alternativa necessaria allo status quo dell’arte contemporanea, e una spinta necessaria di energia per mettere in discussione e re-immaginare come diamo senso al mondo”. Questo tipo di messaggio è ben esplicito nella mostra alla Galleria Art:Concept, che nel cuore dei Marais crea uno spazio artistico, comprensibile da chiunque abbia modo di visitarlo.