Energie rinnovabili, i falsi clamorosi e le verità evidenti sul comparto del futuro

Ecco i fatti che smontano le menzogne messe in circolazione da una narrativa creata ad arte da chi non vuole far crescere il nostro paese in modo sostenibile

Ecco i fatti che smontano le menzogne messe in circolazione da una narrativa creata ad arte da chi non vuole far crescere il nostro paese in modo sostenibile 

di Ennio Bassi

Il mito è un fatto idealizzato in modo esemplare. Un falso è invece un fatto non corrispondente al vero, una menzogna. I falsi che girano sul web a proposito di energie rinnovabili vengono erroneamente chiamati “falsi miti”. In realtà sono soltanto menzogne, spesso fatte circolare ad arte da chi produce altri tipi di energie. Vale dunque la pena fare chiarezza su questo tema che, anche alla luce della crisi energetica post Ucraina, assume un peso di un certo rilievo che supera gli stretti confini del settore e va ad impattare nella nostra vita quotidiana. I falsi di cui tratteremo qui sono i principali. In realtà di baggianate sulle rinnovabili ne circolano molte di più. Ma sarà sufficiente trattare le più popolari per comprendere come dietro questa circolazione di menzogne vi sia una vera e propria strategia del discredito.

LE CENTRALI RINNOVABILI SONO TECNOLOGIE MARGINALI E DI NICCHIA. FALSO

Che le fonti rinnovabili siano tecnologie di nicchia impossibilitate a competere con i fossili sui grandi numeri e a costituire una soluzione concreta alle crisi in corso è una grossa menzogna che si basa sul fatto che fino a non moltissimi anni fa le fonti rinnovabili per la generazione elettrica, con l’eccezione dell’idroelettrico e poco altro, rappresentavano effettivamente una piccola nicchia all’interno di un mercato dominato dai fossili. E ancora oggi, se guardiamo al mix della generazione elettrica mondiale, le fonti rinnovabili valgono ancora meno del 30% della produzione complessiva.

Ma in realtà da diversi anni nel mercato mondiale della generazione elettrica gli impianti alimentati da fonti rinnovabili rappresentano il mainstream, mentre quelli a gas e carbone sono diventati una nicchia, potremmo dire per appassionati. Secondo gli ultimi datidell’Agenzia Internazionale dell’Energia,  nel 2020 nel mondo gli investimenti complessivi in nuovi impianti di produzione elettrica sono stati pari a 513 miliardi di dollari. Di questi quasi 360 sono andati alle rinnovabili, mentre poco più di 150 a fossili e nucleare. Dati incontestabili che dimostrano la pochezza delle tesi denigratorie.

LE CENTRALI GEOTERMICHE NON FAVORISCONO IL TURISMO. FALSO

E’ la chiave economica culturale: le rinnovabili bloccano lo sviluppo turistico quindi fanno danni. Una clamorosa menzogna. In Toscana, tanto per fare un esempio, la presenza di impianti geotermici di Enel Green Power ha rappresentato un volano per lo sviluppo turistico dell’area contribuendo a valorizzare gli splendidi paesaggi della zona. Recentemente, inoltre, l’UNESCO ha approvato l’ampliamento del Geoparco delle colline metallifere, ricomprendendovi anche infrastrutture di Enel Green Power come il pozzo dimostrativo, il Museo della Geotermia di Larderello ed il Parco delle Fumarole di Sasso Pisano. In questo senso clamorosamente falsa è la notizia, che pure circola, secondo la quale le centrali geotermiche sono rumorose. Non è affatto vero: anche nel caso di grandi impianti il rumore prodotto è paragonabile a quello di un aspirapolvere (Fonte: Enel Green Power)

I PANNELLI SOLARI RUBANO SPAZIO ALL’AGRICOLTURA. FALSO

Una delle bugie più gettonate. La convivenza tra impianti rinnovabili e agricoltura sta vivendo una fase di sviluppo sostenibile che prende sempre più piede e non ruba affatto spazio all’agricoltura ma semplicemente ne ottimizza gli spazi e ne migliora il conto economico. Il cosiddetto “agrivoltaico” permette di far coesistere e interagire in modo virtuoso la generazione di energia solare e le attività agricole, così da creare valore anche per il territorio e le comunità locali. E sulla stessa scia c’è la questione dell’attività pastorizia. Diversi impianti solari di Enel Green Power ospitano dei pascoli per le pecore. Grazie a queste soluzioni di coabitazione tra impianti solari e pascoli salvaguardiamo la biodiversità e promuoviamo l’uso multiplo dei terreni.

GLI IMPIANTI SOLARI OCCUPANO TROPPO SUOLO. FALSO

Forse la madre delle bufale. Una narrativa che i nemici delle rinnovabili e della sostenibilità diffondono per tenere gli agricoltori lontani dalle rinnovabili. La realtà è ben diversa. Tutta la capacità solare ed eolica di ampia scala necessaria a raggiungere gli obiettivi del PNIEC al 2030 – già esistente e prospettica – occuperebbe meno dello 0,5% della superficie del nostro Paese, un valore molto inferiore rispetto al suolo occupato dai parcheggi (~1%) o a quello occupato dalle strade (~3%). Anche considerando teoricamente il solo suolo agricolo italiano, e sempre considerando gli ambiziosi obiettivi di crescita, si tratta di arrivare allo 0,6% dell’intera superficie agricola totale nazionale. E’ bene ripetere questo dato per far capire quanto truffaldina sia questa narrativa anti sostenibilità

LE PALE EOLICHE CREANO INQUINAMENTO ACUSTICO. FALSO

Anche le pale eoliche sono ormai un classico. Qui il grimaldello usato dai nemici delle rinnovabili è duplice: il rumore e lo smaltimento. Tutte le turbine eoliche in realtà standard e test di rumorosità molto stringenti, che includono misure acustiche sul campo. Il rumore provocato dagli impianti eolici è stato minimizzato ovunque, sia agendo sulle componenti elettromeccaniche che migliorando i profili alari riducendo a livelli trascurabili l’impatto acustico.

Gli impianti possono poi affrontare una “seconda vita” ancora più efficiente. È infatti possibile attuare attività di rifacimento (totale o parziale) e/o ripotenziamento degli impianti esistenti. Questi interventi adottano tecnologie più performanti che valorizzano le infrastrutture esistenti, anche in ottica di economia circolare, aumentandone la producibilità. Sulla supposta mancanza di vento nel nostro paese non vale neppure la pena replicare tanto evidente è la falsità che accompagna questa affermazione.

LE CENTRALI IDROELETTRICHE ROVINANO IL TERRITORIO. FALSO

Grazie alla regolazione della portata del corso d’acqua fatta per costruire gli impianti e alla capacità di accumulo dei bacini, le infrastrutture idroelettriche possono aiutare a gestire eventi meteorologici estremi, a evitare le inondazioni e a bonificare zone paludose. Inoltre, gli sbarramenti sui fiumi trattengono rami e alberi, garantendo una pulitura dei corsi d’acqua. Infine, un impianto idroelettrico ha il vantaggio di poter regolare il flusso d’acqua (e quindi la produzione elettrica) in base al fabbisogno. Anche il tema delle dighe che deturpano è un falso. Tantissime dighe hanno creato specchi d’acqua che costituiscono laghi bellissimi, e permettono un utilizzo turistico del territorio. La presenza di impianti e bacini diventa un esempio concreto di affascinanti percorsi turistici che coniugano natura e tecnologia. Così come non è vero che gli impianti idroelettrici sottraggono acqua all’irrigazione. Le centrali idroelettriche non consumano acqua. La fanno solo transitare attraverso le turbine per produrre elettricità, restituendola poi al corso d’acqua senza averne alterato in alcun modo la qualità.

Potremmo continuare ma ci fermiamo qui. Pensiamo che già così risulti evidente quanta malafede vi sia nel divulgare notizie così evidentemente false. Al contrario forse vale la pena ricordare alcuni dei benefici che derivano da un uso intelligente delle rinnovabili. Anche qui andiamo con una piccola serie di esempi che però chiariscono ulteriormente le idee.

CON LE RINNOVABILI L’ARIA È PIÙ PULITA E LA BOLLETTA E’ MENO CARA. VERO

Gli impianti rinnovabili non emettono gas che alterano il clima o che provocano l’effetto serra, a differenza delle centrali elettriche che utilizzano combustibili fossili come carbone, petrolio o gas, mentre è vero che abbattono il costo delle bollette. Un mix energetico più sostenibile non solo contrasta gli effetti dei cambiamenti climatici ma contiene anche l’aumento del prezzo dell’energia.

La produzione di energia da fonti rinnovabili, non essendo suscettibile alle variazioni di prezzo delle materie prime, garantisce una maggiore stabilità sul mercato. In futuro, i vantaggi economici delle fonti rinnovabili per i consumatori finali saranno ancora più pronunciati. Innanzitutto, perché il costo di generazione degli impianti eolici e solari è destinato a scendere ulteriormente, ma anche perché questi non comportano costi per l’estrazione né per le infrastrutture di trasporto.

Infine, una segnalazione che di questi tempi (vedi emergenza gas) è di grande attualità: le rinnovabili sono una tecnologia virtuosa che possiamo ampiamente sfruttare grazie all’abbondanza, nel nostro Paese, di risorse come sole e vento, acqua e calore geotermico. Se sviluppate adeguatamente potranno inoltre renderci indipendenti dalle importazioni, e dai Paesi produttori di gas, e creare nuove opportunità di crescita in diversi settori dell’economia.