Les Révélateurs, nuova mostra nella galleria Christian Berst-Art Brut

La galleria Christian Berst offre uno spazio espositivo all’art brut. Con l’espressione Art Brut facciamo riferimento ad una forma artistica, specchio di una ricerca individuale, libera dalle regole e dall’economia dell’oggetto artistico. Queste opere senza un esplicito destinatario sono prodotte da personalità che vivono nell’alterità – sia mentale che sociale. Le loro produzioni ci rimandano a volte alla metafisica dell’arte, cioè all’impulso creativo come un tentativo di chiarire il mistero dell’essere nel mondo, altre volte alla necessità di riparare questo mondo, di guarirlo e renderlo abitabile. La mostra Les Révélateurs, esposta presso la galleria Christian Berst, dal 25 novembre ne è testimonianza.

Su invito di Christian Berst, Anaël Pigeat e Yvannoé Krüger, si confrontano diversi mondi dell’arte: una selezione di artisti residenti dei laboratori Poush, residenti di Clichy,  e alcuni artisti rappresentati dalla galleria Christian Berst-art brut, che sono invitati ad impegnarsi in conversazioni originali. Da questi dialoghi nascono storie immaginarie, connessioni formali, problemi spirituali o accademici. Come esploratori o rivelatori, gli artisti ci invitano a immergere il nostro sguardo nel loro, così da vedere meglio.

La mostra, Les Révélateurs, è la prima di un nuovo ciclo di programmazione chiamato Débordement (letteralmente: straripamento) che occuperà i due spazi della galleria. Con opere di numerosi artisti, tra cui Julien Discrit & Harald Stoffers, Cecilia Granara & Éric Benetto, Charles Hascoët & Pascal Tassini, Sabine Mirlesse & Zdeněk Košek, Boryana Petkova & Patricia Salen, Mateo Revillo & Anton Hirschfeld, Madeleine e Anne Roger Lacan & the Fetishist, Jack Rothert Garcia & Jacqueline B.

Chi sono gli artisti residenti a Clichy?

In un grattacielo costruito negli anni 70 e ora gestito da Sogelym Dixence, un’impresa familiare indipendente, si apre agli utenti una vista originale e panoramica della città. Come proprietario dell’edificio, Sogelym Dixence ha invitato Manifesto a proporre un ambizioso progetto di occupazione temporanea. Dopo essere stata sede di attività terziarie, questa silhouette quadrata che domina la circonvallazione parigina, vive una nuova pagina della sua storia accogliendo, sotto i suoi controsoffitti, più di 220 artisti. Sotto la direzione artistica di Yvannoé Kruger, Manifesto gestisce un programma artistico singolare, che contribuisce al rinnovamento di Porte Pouchet e all’influenza di Clichy.

Info: https://christianberst.com/