«L’ispirazione per questo graphic novel è venuta dalla sua quasi diretta protagonista: Elena Triolo, che lo ha illustrato. La storia, infatti, è in parte tratta dalle sue sfighe sportive che mi hanno divertito ogni giorno. Per il resto mi sono ispirato anche a disagi personali, a passioni che mi accomunano a taluni personaggi (come quella per le api o, appunto, per i videogame) e ad osservare come certi genitori ascoltino i propri figli senza però ascoltarli sul serio. Questa consapevolezza mi ha fornito parecchio materiale su cui riflettere e, purtroppo, non mi è toccato neppure scavare poi così tanto a fondo per trovare esempi e referenze».
Così Brian Freschi, classe 1993, sceneggiatore di Elettra (Il castoro, cartonato, 176 pagine a colori, 15.50 euro), un volume a fumetti tenero e spassoso sull’importanza di investire, oggi più che mai, sulle proprie passioni. Ma chi è, realmente, Elettra? Si tratta di una ragazzina che ha cambiato casa, e così scuola (“mi sono trasferita da pochi giorni insieme a mia mamma Luisa e a mio fratello Roby”, si presenta ai suoi nuovi compagni di classe).
La giovanissima ha dovuto lasciare i vecchi amici e ambientarsi non è semplice, a maggior ragione se si è un po’ goffi e (tanto) imbranati negli sport. Peccato che sua madre, pur non competitiva come la signora Beauregarde del Willy Wonka burtoniano, insista per farglieli provare tutti: dal tennis alla pallavolo al tiro con l’arco. “La mamma non mi lascia in pace. Pensa che se non faccio sport non troverò nuovi amici. Tanto so già che farò schifo”, si lamenta al telefono la ragazzina. Che sì, colleziona sconforto e brutte figure come se non ci fosse un domani, fin quando un giorno assiste a un balletto di danza classica. E lì tutto, dentro e intorno a lei, cambia radicalmente (“sei sicura di non aver mai fatto danza?”, le chiede la sua insegnante). Perché in fondo al proprio cuore Elettra sa già cosa intende fare, ma per riuscirci deve soltanto trovare l’audacia di seguire i suoi desideri.
La danza classica nel fumetto non è una novità (tra i casi più recenti c’è l’ottimo Scirocco, scritto e disegnato da Giulio Macaione per Bao publishing, casa editrice con cui lo stesso Freschi ha pubblicato, nel 2017, Gli anni che restano) ma il graphic novel Elettra ha il merito di intrattenere con garbo il lettore più giovane, che nel racconto può trovare più di uno spunto di riflessione. I testi di Freschi e le illustrazioni vivaci di Triolo, ben si amalgamano. E la piccola, grande protagonista di questa storia non può che uscirne vincitrice.
Info: www.editriceilcastoro.it