Veronica Montanino guida la mostra collettiva Hide n’Seek: tra ibridazione e mimetismo, la Temple University Rome e Gallery of art celebrano il doppio anniversario dalla loro fondazione

La maschera è oggi un elemento drammaticamente familiare al nostro uso comune. La pratica di coprire il volto non è legata esclusivamente al tempo corrente. La volontà di assumere un’identità alternativa e acquisire le caratteristiche di qualcuno o di qualcosa esterno alla propria personalità fa parte delle tradizioni più disparate, sviluppatesi in ogni area del globo. 

L’oggetto della maschera è al centro della nuova mostra collettiva Hide n’Seek, organizzata alla Temple gallery in occasione del 55esimo anniversario della Temple University Rome e il 30° anniversario della Gallery of Art, sotto la direzione di Shara Wasserman, all’interno della quale è stato realizzato il percorso espositivo in mostra fino al 20 ottobre 2021. L’artista Veronica Montanino si dedica alla cura di un’esposizione che scandaglia il tema attraverso una narrazione corale con artisti di diverse generazioni. La pratica del mascheramento viene rielaborata da poetiche e approcci creativi estremamente eterogenei e, coerentemente con la poliedricità del tema, propone una vasta gamma di sfaccettature della medesima tematica. 

La tradizione della maschera come oggetto rituale ancestrale, utilizzato in culture ed epoche storiche diverse, prende forma per impersonare il divino e distaccare l’identità dell’individuo celebrante da quella umana. L’astrazione è da sempre la qualità che ha reso differente l’essere umano rispetto a qualsiasi altra specie e la capacità di immaginare l’inesistente si è quindi concretizzata nella costruzione di uno strumento in grado di rendere palpabile il non tangibile. 

Nello scorrere dei secoli l’ancestrale utilizzo della maschera muta e perde in parte la sua dimensione rituale per trasformarsi nello strumento capace di camuffare: la maschera carnevalesca veneziana o sudamericana evoca un senso di ricerca di libertà, l’acquisizione di uno spirito estraneo scevro delle responsabilità collegate alla vera identità dell’individuo. 

L’imprevedibile può prendere forma nelle sue infinite prospettive, nel momento in cui avviamo una metamorfosi ragionevolmente ereditata dall’uomo dal mondo naturale: animali di ogni specie praticano da migliaia di anni l’arte del camouflage per motivi legati alla propria sopravvivenza o alla necessità riproduttiva. 

Il mondo contemporaneo ci vede immersi nell’atto del mascheramento fino nel nostro intimo. Come odierni hypokriés, termine greco per indicare l’attore, celiamo in maniera ipocrita il vero pensiero che ci appartiene, per essere in grado di sostenere le intricate dinamiche sociali a cui facciamo fronte nel quotidiano.

La maschera cambia e noi stessi cambiamo con la maschera stessa, tramutiamo in maniera camaleontica il nostro vero essere e lo adattiamo alle necessità. Le opere in mostra di Mauro Di Silvestre, Matteo Basilè, Pablo Echaurren, Auriea Harvey, Elia Haine, Ali Kichou, Felice Levini insieme a tanti altri protagonisti della cultura contemporanea mettono in scena sotto la guida di Veronica Montanino uno spettacolo dalla natura cangiante immerso nell’imprevedibilità.

Info: https://events.temple.edu/temple-rome-gallery-exhibition-hide-n-seek