Mario Airò a Hypermaremma: l’artista plasma il paesaggio con la sua installazione luminosa e ridisegna la laguna di Orbetello

Orbetello

Con un incredibile performance , Mario Airò ridisegna lo specchio d’acqua lagunare con Watercolour, un grande intervento su scala ambientale realizzato per la terza edizione di Hypermaremma. L’azione artistica di Airò é quella di trasformare uno dei luoghi più iconici del territorio Toscano, la laguna di Orbetello, culla dell’antico mulino spagnolo reso protagonista dalla proiezione di un ipnotico raggio laser di colore verde. 

L’area protetta del WWF diventa una grande tavola acquarellata, una distesa di acqua anfiba apre le porte a diverse esperienze sensoriali grazie al supporto di Mag, broker di assicurazione e del Comune di Orbetello. 

“(..) La mia operazione  è  stata  il più delle volte una sottrazione di peso; ho cercato di togliere peso ora alle figure umane, ora ai corpi celesti, ora alle città; soprattutto ho cercato di togliere peso alla struttura del racconto e al linguaggio”. Italo Calvino – Lezioni americane

Se volessimo sintetizzare in una parola l’opera ‘Watercolour’ di Mario Airò ad Hypermaremma potremmo utilizzare “leggerezza”. Italo Calvino dedica la sua prima conferenza delle “Lezioni Americane” proprio a questo sostantivo, intendendo per leggerezza quella sottrazione di peso alle cose della vita come un diverso modo di vivere la stessa.

L’artista sperimenta ancora e lo fa con uno strumento che emana un fascio di luce ininterrotto ed esprime proprio quella leggerezza evocativa che rende ciò che attraversa transitorio, fugace. Il raggio, in movimento, prosegue il suo percorso suggestivo, lascia una traccia laddove si poggia entrando in diretto contatto con l’area. 

Mario Airò, Watercolour, Laguna di Orbetello

Airò crea un nuovo segno, oggetto del divenire delle sue opere e scopre il laser come elemento di trasmittanza dell’espressione con l’aggiunta di una colorazione verde, la più percepibile dall’occhio umano, che costituisce nella sostanza un monocromo

Dal suo acronimo, il laser é un dispositivo optoelettronico che permette un’amplificazione della luce attraverso un emissione della radiazione, dilatando la percezione dello spazio. 

Disegnando nel modo più leggero possibile vuole raggiungere uno spazio lontano, senza perdere la sua identità. Il suo segno diventa una linea che esce dalla forma e dalla fisicità dell’opera per raggiungere la dimensione di universo infinito, l’apeiron

Il laser che sfiora la superficie dell’acqua lascia la traccia di un percorso visibile ed invisibile allo tempo stesso, giocando con il movimento ondulatorio della laguna di Orbetello, trasformando tutto quello che oltrepassa in un’atmosfera rarefatta.

Segna e traccia con disegni dinamici e leggeri che esistono e vivono, assumendo una connotazione precisa, un carattere ed uno spirito. Le immagini di Airo’ sono sempre in movimento come il suo investigare, corrono e si riproducono, in un tempo e in uno spazio infinito. L’area diventa puro spirito, la natura vive la sfida tra linea e colore, l’arte raggiunge il grado zero. Ci si immerge totalmente nell’intensità di un colore quasi accecante e pervasivo che aspira ad un immateriale leggerenzza e ad un segno infinito, diventando elevazione all’assoluto, sensibilità pura e leggerezza pensosa.

La natura viene completamente alterata, vive di un’altra prospettiva, di nuovi movimenti, di un nuovo scenario ottico che ospita bande luminose di diverse forme rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio. C’è un gioco di pieno e vuoto, un annullamento dell’opposizione sfondo-immagine, una forte carica di energia che fa tremare il paesaggio. 

Tutto si trasforma in una situazione di calma innaturale, la laguna diventa uno spazio immenso che viene modificato in atmosfera, disegnata con un’idea di visioni fantastiche e di memorie lontane come se non si trattasse di immagini reali ma di un teatro dell’agire transumano. 

info: https://www.hypermaremma.com/en/