L’eterna contemporaneità della Madonna di Foligno è al centro di un’iniziativa organizzata dal comune umbro alla quale la Vergine deve il suo nome, il cui intento è di dare vita a un dialogo tra il capolavoro del pittore urbinate e i pittori protagonisti del presente. La grande arte del Rinascimento è ancora in grado di ispirare gli artisti contemporanei grazie alla sua bellezza e alla sua unicità.
LA MADONNA DI FOLIGNO
La Madonna di Foligno viene realizzata da Raffaello nel 1511-12 come pala d’altare per Santa Maria in Aracoeli a Roma. La chiesa di sant’Anna a Foligno la custodisce dal 1565 al 1797, anno in cui viene trafugata dall’esercito francese. Il suo recupero avviene solo nel 1816 e da quel momento l’opera fa parte della collezione dei musei Vaticani.
La cittadina di Foligno ha una tradizione intimamente legata con la Madonna raffaellesca ed è in ricordo dell’ospitalità datale nei secoli passati che nel 2014 l’opera è stata esposta temporaneamente in Umbria, per poi tornare nella sua sede ufficiale.
L’INIZIATIVA
Dalla piccola cittadina in provincia di Perugia parte una call rivolta agli artisti pronti a cimentarsi in una riscoperta della pittura raffaellesca. Un gran numero di artisti contemporanei italiani accoglie l’invito del Comune di Foligno al fine di confrontarsi con il modello della Vergine. Il dialogo tra l’arte antica e contemporanea è per gli organizzatori dell’evento, il Comune e la Diocesi un’imprescindibile necessità di dimostrare l’eterna contemporaneità della Madonna di Foligno.
La mostra La Madonna di Foligno: la fortuna di un modello si svolge all’interno della tardo gotica cornice del Palazzo Trinci.
L’incarico di condurre i lavori di organizzazione dell’iniziativa viene affidato alla curatrice Marta Silvi.
Gli artisti vincitori dell’open call espongono le loro opere in una prima mostra al fianco della Madonna di Raffaello, alla quale viene affiancato un progetto speciale: l’esposizione personale di uno degli artisti maggiormente apprezzati in Italia e all’estero, Nicola Samorì, già autore del palio della Giostra della Quintana del 2016.
Dei Santi e del Fuoco, questo è il titolo della mostra, presenta la personale rilettura di Nicola Samorì della Madonna di Foligno. L’artista si dimostra in grado di reinterpretare nella sua intima chiave stilistica il soggetto sacro, rimanendo sensibile al rispetto dei grandi insegnamenti che la tradizione pittorica italiana ha saputo perpetrare di generazione in generazione.
La consapevolezza con cui Samorì reinterpreta i dettami della tradizione è stata già raccontata dalla curatela di Marta Silvi nel 2016 al CIAC di Torino e oggi l’artista di Forlì ha di nuovo occasione per esporre la sua singolare maestria nella rilettura dei capolavori del Cinquecento e del Seicento. La Madonna di Raffaello è un perfetto modello con cui far confrontare lo spirito irrequieto e turbato di Nicola Samorì, inevitabilmente toccato dal linguaggio del suo tempo e capace di proiettare l’espressione di un tormento tipicamente imbrigliato con il mondo contemporaneo.
Il sacro e il tragico si incontrano e dilagano in un’esposizione dal carattere perturbante. Raffaello ispira gli artisti di oggi e la pittura di Nicola Samorì creando un intreccio capace di sollevare il velo del sacro, facendo rimanere a nudo una materia pittorica degna della grande maestria di uno dei più alti nomi della storia dell’arte italiana.
Nicola Samorì Clessidra, (particolare), 2020 . Courtesy l’artista, Monitor Roma, Lisbona, Pereto e Galerie EIGEN+ART Leipzig/Berlin Nicola Samorì Clessidra, (particolare), 2020 . Courtesy l’artista, Monitor Roma, Lisbona, Pereto e Galerie EIGEN+ART Leipzig/Berlin Nicola Samorì Clessidra, 2020 . Courtesy l’artista, Monitor Roma, Lisbona, Pereto e Galerie EIGEN+ART Leipzig/Berlin Nicola Samorì Dei Santi e del Fuoco, 2020/21 , Courtesy l’artista, Monitor Roma, Lisbona, Pereto e Galerie EIGEN+ART Leipzig/Berlin Nicola Samorì Miriade, 2018 Nicola Samorì Pittura, 2018 Nicola Samorì Sordina, 2017 Nicola Samorì Ostinazione del nodo (Palio), 2016 Nicola Samorì A The Golden Scalpel, 2016 Nicola Samorì Vicario (ecorché), 2010 Nicola Samorì Dama dello scorpione, 2016