DL semplificazioni, il green pass diventa obbligatorio per accedere a mostre ed eventi culturali

Roma

Da adesso è ufficiale, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che regolamenta i comportamenti da adottare nei prossimi mesi in pubblico. Una normativa che può semplificarsi in questo modo: se il Green pass non ce l’hai è meglio restare a casa. Perché le limitazioni sono davvero tante. Il governo è riuscito a trovare una sintesi orientata a tutelare la salute pubblica. Dal 6 agosto senza Green pass non si potrà nemmeno accedere nei luoghi di cultura, mostre, musei ed eventui culturali, salvo le manifestazioni all’aperto. Al momento sono esentati i bambini al di sotto dei dodici anni e coloro che per comprovati motivi di salute, sulla base di idonea certificazione medica, non possono vaccinarsi. 

Il Green pass, ovvero la certificazione comprovante l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale Sars-CoV-2 (validità 9 mesi), o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi), o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore), sarà richiesto in tutte le zone: bianca, gialla, arancione e rossa.

Mario Draghi

GLI ALTRI LUOGHI
Questa documentazione sarà inoltre richiesta per poter svolgere o accedere alle seguenti attività: servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; concorsi pubblici.

LE REGOLE IN TUTTE LE ZONE
Nel dettaglio queste sono le misure riguardanti lo svolgimento degli spettacoli culturali. In zona bianca e in zona gialla, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale, e l’accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19.

In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso.

In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto di linee guida adottate.

«Il green pass è una misura con cui gli italiani possono continuare ad esercitare le proprie attività, a divertirsi, ad andare al ristorante, a partecipare a spettacoli all’aperto e al chiuso, con la garanzia di ritrovarsi tra persone che non sono contagiose. Si tratta di una misura che dà serenità – ha commentato il Presidente del consiglio Mario Draghi nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri -. L’economia italiana va bene, si sta riprendendo e l’Italia cresce a un ritmo anche superiore rispetto ad altri paesi europei. La variante Delta del virus è minacciosa perché si espande molto più rapidamente di altri varianti. Altri paesi europei sono più avanti di noi nei contagi ma abbiamo imparato che senza reagire subito la realtà che ci appare distante di altri paesi si presenta da noi con un intervallo ravvicinato. Per l’Italia questo è un momento favorevole ma perché continui ad esserlo occorre agire sul fronte del Covid. I provvedimenti che abbiamo preso sono importanti perché introducono l’utilizzo del green pass su base estensiva, ma dobbiamo ricordarci che il merito di questo miglioramento è stato della campagna vaccinale. Il green pass non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche».