Pompei contemporanea

Pompei (NA)

Un autunno innovativo si prepara a investire il sito archeologico di Pompei. Quello che dal Mibact è stato avallato con le linee guida dell’Italian Council rappresenterà una new age di uno dei luoghi più attrattivi del mondo. Il progetto si chiama Pompeii Commitment. Materie archeologiche / Archaeological Matters e nasce dalla sinergia tra Massimo Osanna, direttore generale del Parco archeologico di Pompei, Andrea Viliani, responsabile e curatore del Centro di ricerca del Castello di Rivoli, con la partecipazione di Stella Bottai e Laura Mariano. L’obiettivo è quello di presentare il sito sotto una chiave di lettura nuova, innescando un dialogo tra il passato e il futuro, creando anche una collezione di arte contemporanea animata dagli artisti che sapranno reinterpretare i valori, le emozioni e le sensazioni conservate negli scavi.

LE DUE FASI
La prima fase (dall’autunno 2020 all’inverno 2021) prevede la realizzazione di un portale web dedicato, concepito non come uno strumento funzionale o di supporto digitale ma come una vera e propria nuova porta di accesso al sito archeologico, attraverso la quale far confluire documenti, progetti di ricerca, saggi testuali e visivi, podcast audio e video per definire l’episteme stessa del progetto in un processo collettivo che rifletta sulle fini e sugli inizi dei mondi, e che confluirà in una pubblicazione scientifica finale. Il portale sarà manutenuto e aggiornato quindi come un centro di ricerca diffuso, mobile e plurale, in cui attivare un confronto diretto anche con i vari professionisti del Parco Archeologico (archeologi, storici, antropologi, archeozoologi, archeobotanici e agronomi, geologi, chimici, architetti, restauratori, informatici).  

La seconda fase, che avrà inizio nel 2021, prevede l’avvio di un programma di commissione, produzione e presentazione di opere che, progressivamente, costituiranno la collezione d’arte contemporanea del Parco archeologico composta da manufatti, documenti, esperienze degli artisti invitati a riflettere sui molteplici significati della materia archeologica pompeiana.  

Opere, documenti e esperienze saranno acquisiti al patrimonio dello Stato italiano, in consegna al Parco archeologico di Pompei, come collezione in progress. Esposte e discusse in anteprima a Pompei, le opere prodotte saranno successivamente presentate anche in altre sedi istituzionali (sia in musei archeologici che di arte moderna e contemporanea, a partire dal Castello di Rivoli nel 2021) e in esposizioni temporanee o periodiche, oltre che accompagnate da un programma di seminari, conferenze e workshop.

 

 

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