D.F.V.O. (Dentro. Fuori. Verso. Oltre) con Marco Raparelli

Stiamo vivendo un momento molto duro da affrontare e Inside Art si è fatta delle domande. La risposta è sintetizzata in questo ciclo di interviste in cui ci confrontiamo con degli artisti per analizzare la reazione umana a quanto stiamo vivendo. Il fil rouge di questa narrazione è D.F.V.O. (Dentro. Fuori. Verso. Oltre.) scandito attraverso cinque brevi domande per capire quali sono i pensieri in giro in questo periodo. Come spiega Rosa Ciacci, la curatrice di questa rubrica, edizione speciale di 5Points., infatti, ”In questi giorni di quarantena mi sono chiesta un po’ di cose. Ho avuto tempo per farlo. Ho avuto tempo per affacciarmi dalla finestra e pensare anche da là. Ho avuto tempo per starmene un po’ affacciata. Già. E ho immaginato le vite delle persone che passavano: chissà che fanno, perché sono uscite, come si sentono, come vivono questo periodo. D.F.V.O. (Dentro. Fuori. Verso. Oltre.) Un po’ per fermarci.”

La parola a Marco Raparelli.

Come ti senti? Cosa ti passa in mente in questi giorni? Pensieri? Idee nuove e/o idee che ritornano? Dentro la tua testa.

Mi sento bene, nonostante tutto, sto cercando di reagire con i miei strumenti alla noia e a questa condizione che nessuno di noi si aspettava. Sono giorni di incertezza e di preoccupazione sul futuro, su ciò che ci aspetterà dopo questo periodo, non penso che andrà tutto bene, in parte perché non ho fiducia nella politica attuale, in fondo avevamo già molti problemi prima; sono preoccupato per come verranno gestite le cose, penso che ancora una volta ne faranno le spese i più deboli. Dall’altra parte quest’epidemia sembra essere una livella sociale, non guarda in faccia nessuno e ci sta mettendo davanti a degli scenari inaspettati. Altra considerazione per i social network che al momento sono lo strumento che ci permette di restare in contatto con il mondo ma, allo stesso tempo, ci condizionano bombardandoci di fake-news e di opinionisti dell’ultima ora. Quindi cerco di starci il giusto tempo… In questo periodo, nel mio piccolo, sto portando avanti il mio lavoro, per quello che mi è possibile, sto lavorando ai miei disegni e sto montando dei video d’animazione per dei progetti che avevo cominciato e che adesso continuo da docente per l’Accademia di Belle Arti, (ora insegno ad Urbino), attraverso le lezioni on-line: gli studenti ti restituiscono sempre molto in termini di energia e le giornate sembrano passare velocemente.

#iorestoacasa. Cosa è per te casa? Spazi concreti. Spazi astratti. Dentro lo spazio.

In genere lavoro spesso a casa e a volte questo non mi sembra così diverso da altri periodi, gli artisti si trovano spesso dentro la loro bolla creativa. Ma in generale tutti abbiamo bisogno di scambi con gli altri e il distanziamento sociale è senz’altro una cosa che nessuno di noi immaginava potesse accadere. Ultimamente stavo portando avanti alcuni lavori che comprendono la musica nelle sue varie sfaccettature, dalla condivisione con gli altri o la registrazione in studio, penso ad esempio ai lavori che sto realizzando insieme a Sandro Tamburini (Dj Baro del Colle der Fomento); ecco la realizzazione pratica di questi  progetti è stata bruscamente interrotta almeno temporaneamente ma stiamo approfittando di questo tempo per portare avanti il lavoro indipendentemente da casa e stiamo cercando altre modalità per collaborare a distanza.

Cosa vedi fuori, se ti affacci? Come immagini fuori se non ti affacci (e se lo immagini)?. Fuori dalla testa, fuori dallo spazio.

Quando la mattina mi sveglio e prendo il caffè, mi affaccio nel cortile di casa mia, è un bel cortile di quelli vecchi del quartiere Testaccio, immagino di vedere il mare, anche se il mare non c’è. Se invece non mi affaccio lo vedo come nei miei disegni.

Desideri. Necessità. Bisogni. Ti manca qualcosa? Ti manca davvero qualcosa? Il tuo tempo libero ”in gabbia”. Verso chi e/o cosa.

Certo ad oggi comincio a sentire un po’ di stanchezza da questa condizione, soprattutto della mancanza di libertà d’azione, poi penso che, tanto, se esco di casa non vedo l’ora di rientrare perché vedo un mondo diverso, tutti con la mascherina in fila al supermercato con i negozi chiusi. Mi manca senz’altro una certa normalità, come ad esempio un bicchiere di vino con un amico dopo aver lavorato, andare al cinema, pianificare un viaggio. Suonare della musica e condividerla con altre persone, andare ad una mostra, incontrare gli studenti di persona, parlare con gli altri non esclusivamente in chat, questo mi manca, del resto la felicità è fatta di piccole cose. Magari quest’esperienza ci aiutasse tutti ad essere più consapevoli, a capire quando siamo davvero felici e a non lamentarci.

Sembra tutto un po’ assurdo. Fiction. Reality. Un tuo film: qualche battuta. Oltre.

Mi vengono in mente due film in particolare uno è l’episodio di Godard in RO.GO.PA.G, film bellissimo e ormai di culto, seppure il corto di Godard era quello che fino ad ora mi era piaciuto meno, perché mi sembrava tra tutti gli episodi quello più ancorato agli anni ’60, invece devo riconoscere che il film sembra scritto oggi: l’episodio è ”Il nuovo mondo” e lo so che il mio modesto parere non aggiunge nulla al fatto che Godard sia un grande cineasta visionario…; l’altro è ”L’ultimo uomo sulla terra” di Ubaldo Ragona, il protagonista è rimasto l’unico sopravvissuto al mondo dopo un epidemia che ha trasformato gli altri in vampiri, di tanto in tanto Morgan, il protagonista, cerca di comunicare con qualche eventuale sopravvissuto attraverso una radio, connettendosi ad un canale internazionale, ma sempre senza successo….  Rispetto a questo vorrei parlare degli amici di ”Welcome 2 the jungle” Simone Eleuteri (Danno del Colle der Fomento) Giacomo Cannas e Leonardo Greco, che da anni portano avanti un progetto radio molto bello il giovedì sera, perché mi hanno invitato a condividere su Instagram della musica in diretta il sabato; ecco grazie a queste piccole cose riesco a stare in contatto con un pubblico di persone che ci segue e non mi sento poi così solo. Inoltre, le persone che ci ascoltano dopo che abbiamo suonato in diretta ci mandano messaggi dove ci ringraziano per avergli allietato qualche ora della loro vita! In questo momento penso che sia molto bello avere in cambio questo calore.

www.marcoraparelli.com