La Street Art per riempire il vuoto lasciato dal Ponte Morandi

Genova

Ben 15 artisti di fama internazionale con una mission: riqualificare la zona Certosa di Genova, colpita dalla tragedia del ponte. Il progetto si chiama On the Wall si colloca come punto nodale di un percorso di rivalutazione del tessuto urbano, che ha l’obiettivo di far volgere nuovamente lo sguardo verso l’alto, in un quartiere che ha risentito fortemente delle vicende dell’ultimo anno. Una nuova attenzione alla valle, attraverso l’arte e la bellezza, motori di un percorso di risarcimento sociale oltre che dal forte impatto urbanistico; un intervento massivo in grado di modificare in positivo la percezione dello spazio abitativo dei suoi abitanti e di tutti coloro che nelle prossime settimane passeranno da una delle zone più afflitte dal crollo del Ponte Morandi.

Tra gli artisti coinvolti nel progetto nomi di primo piano della scena internazionale, come l’olandese Zedz, che lavorerà sulla cabina di E-Distribuzione lungo il Polcevera, il portoghese Pantonio che sarà attivo nella zona popolare di via Certosa e storici protagonisti dell’arte urbana italiana come Ozmo. Accanto a loro giovani talenti già affermati come Agostino Iacurci, Gola Hundun, Geometric Bang, Rosk & Loste e ancora Greg Jager, Caktus & Maria e Antonello Macs. Importante voce in capitolo sarà naturalmente quella degli artisti genovesi coinvolti, da Christian Blef a Drina A12 & Giuliogol arrivando a TilerUn cambiamento percettivo radicale, questa la conseguenza naturale di On The Wall, per una Certosa che sarà riconosciuta come un polo attrattivo, vitale e pulsante, di rilevanza artistica e culturale. Come in un magico labirinto, il groviglio delle strade del quartiere si arricchirà di opere d’arte, dalla via più centrale a quella più remota, stimolando un’esperienza immersiva, dinamica e nuova. Sarà un percorso collettivo che coinvolgerà direttamente la cittadinanza rendendola consapevole della potenzialità del luogo. La visita di Certosa diventerà così un’esperienza emozionale differente, la sua memoria non sarà solo legata al ricordo di una tragedia, ma si trasformerà in un percorso di arricchimento fuori dai luoghi comuni. Una nuova identità, una nuova vita che passa dalla rigenerazione artistica.