Dopo il successo delle aperture realizzate in occasione dell’inaugurazione di Matera 2019, Matera Alberga – Arte accogliente svela la sua quarta installazione, parte di una mappa d’arte e d’accoglienza che si ripropone di costruire nei Sassi di Matera. Il prossimo appuntamento è fissato a sabato 23 febbraio con Giuseppe Stampone (Cluses, 1974) presso l’Hotel del Campo, a cura di Francesco Cascino (Matera 1965). L’artista presenterà un’opera dal titolo Doppia Faccia/Double Face. Partendo da una cartolina iconica della città lucana, l’ha trasformata in post-produzione per espandere la sua idea di Matera e allargarla anche ai Sassi, alla Murgia e alle periferie sviluppatesi dopo il 1952 e costruite da grandi architetti come Carlo Aymonino, Ettore Stella, Luigi Piccinato, Giancarlo De Carlo e altri. «Per questo motivo – spiega Giuseppe Stampone – ho creato un lightbox di 3 x 2 m. che raffigura due bambini giramondo, soggetti molto presenti nella mia ricerca. Attraverso le mie opere i due bambini hanno viaggiato e sono stati a New York, Rotterdam, San Paolo… Questi due ragazzi per la prima volta non vedranno una città contemporanea ma una città archeologica, in una crasi tra Sassi e palazzi delle periferie, creando la visione di un nuovo luogo, dove il centro è periferia e viceversa. Dove la storia si unisce alla contemporaneità. Dove viene annullato lo spazio-tempo sequenziale e didascalico per evidenziare il fatto che Matera non è solo i Sassi ma la gente che la abita».
Matera Alberga è un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 prodotto da Fondazione Matera-Basilicata 2019, ideato e curato da Francesco Cascino, Art Consultant, Fondatore e Direttore artistico di Arteprima, in collaborazione con Christian Caliandro; in partnership con CAM, Consorzio albergatori materani, e con il sostegno della Fondazione Carical. Gli hotel coinvolti ospitano opere permanenti ideate da grandi artisti contemporanei insieme ai curatori e agli albergatori che hanno rigenerato i “Vicinati” o luoghi dove l’hotel è simbolo di architettura antropologica. Prodotte da artigiani locali, le installazioni site-specific invitano i visitatori a dialogare con loro, presentando così una fortissima componente partecipativa. Con Matera 2019, infatti, gli alberghi della città che riproducono i vecchi Vicinati dei Sassi diventano non solo luoghi di accoglienza, ma di esperienza creativa, quindi spazi di produzione culturale, di scambio tra abitanti e viaggiatori, di condivisione sociale e culturale. Matera Alberga ha inaugurato il 18 gennaio con 6 artisti, ciascuno in un albergo diverso: Alfredo Pirri alla Corte San Pietro, Dario Carmentano alle Dimore dell’Idris, Filippo Riniolo alla Locanda San Martino. Entro breve entreranno altri alberghi, tra cui Antico Convicino, Palazzo del Duca e Tra i Sassi Residence.
L’intero progetto si costruisce su tre pilastri fondanti l’identità della città e dei suoi abitanti ma, in particolare, dei Sassi e di chi li ha costruiti a partire da migliaia di anni fa: convivenza, accoglienza, incontro. È complesso, per la società contemporanea occidentale, visualizzare e concepire quel modo di vivere in comune e quasi in simbiosi che animava questi luoghi. Per questo l’arte è chiamata in prima linea, perché gli artisti sono in grado di mostrare ciò che è invisibile agli occhi e di sottoporlo allo sguardo di tutti. Ripercorrere il passato per tornare al presente ed interrogarsi su cosa funziona e cosa si potrebbe cambiare, quali sono i limiti del proprio modo di vivere e se questo può avere a che fare con qualcosa che non dipende da sé ma dal sistema che è andato costruendosi negli anni. Per questo quella di Matera Alberga è un’operazione notevole, che non parla solo di arte o di cultura, ma che piuttosto mostra come l’arte sia parte inscindibile dall’essere umano, e come è da lì quindi che bisogna ripartire.
Giuseppe Stampone, Hotel del Campo
Sabato 23 febbraio 2019, 11.00 – 21.00
Incontro con l’artista, 19.00
Info: https://www.matera-basilicata2019.it/ ; www.arteprima.org