Attualmente all’Art in Gallery di Milano con la collettiva Corpi, Giuseppe Barilaro arriva a Roma, dal 4 novembre alla Galleria Lombardi, con La memoria del rosso. Un percorso artistico, quello cominciato dall’artista nel 2008, maturato nel tempo, in cui ”la linea si è trasformata in segno inciso, graffio violento su un compensato trattato con la combustione”. La ricerca della linea diventa così il paradosso che sconvolge, travolge ed imprime l’opera e, l’evoluzione della forma, il cardine di essa.
All’interno del nuovo interesse dei giovani artisti internazionali per la pittura astratta, racconta Lorenzo Canova tra i curatori della mostra, Barilaro ”si segnala per la sua intensa rielaborazione personale dell’Informale, di cui riprende la corposità delle stesure e la densità del colore, l’interesse per i contrasti decisi tra i chiari e gli scuri, tra le accensioni e le tenebrosità, l’aggressione al supporto che si concretizza in un ordito di graffiature e incisioni che segnano e scandiscono la superficie dell’opera come se volessero tracciare un possibile itinerario della visione o un viaggio tattile all’interno del dipinto.”
L’utilizzo della combustione, della lacerazione della materia è una chiave fondamentale del suo lavoro. In essa non c’è distruzione, quanto un’evoluzione cui la materia si accomoda per svelare la propria autenticità, divenendo sinonimo di un cambiamento che induce il risveglio della percezione umana. Le forme che il tessuto tende ad assumere sono essenza stessa di colui o ciò che le veste. Il soggetto scompare divenendo oggetto, accessorio elidibile mentre l’oggetto, ossia il drappeggio, traspare costituendosi in un soggetto ritemprato. La memoria del tessuto nella forma plastica che assume trattiene l’essenza del corpo con la sua forza, i suoi drammi e i suoi ricordi. Attraverso l’estrazione della linea dal legno in combustione, l’artista estrapola la forma più violenta e istintiva del drappeggio che, da linea morbida, diviene dissestata, ruvida ma essenziale. In mostra fino al 17 novembre, info: www.gallerialombardi.com