Reel-Unreel

Passeggiare tra polvere, calcinacci e case sventrate, un percorso spettrale in cui è Kabul la protagonista del set cinematografico. Reel-Unreel (afgan projects 2010-14) è il titolo della mostra personale di Francis Alÿs, a cura di Andre Viliani ed Eugenio Viola aperta al pubblico fino al 22 settembre negli spazi del museo Madre di Napoli. Il progetto espositivo nasce da un insieme di lavori realizzati dall’artista nell’arco di circa quattro anni in territorio afgano ed è suddiviso in due parti, coinvolgendo sia il pian terreno del museo, con la proiezione del video Reel-Unreel, sia il secondo piano con l’installazione degli altri progetti afgani.

Il video, prodotto nel 2011 e presentato al Madre in anteprima nazionale, rappresenta il culmine della pratica artistica di Alÿs, incline all’uso della narrazione visiva attraverso il medium della ripresa video di performance che nascono come una sorta di esplorazione dei luoghi che diventano il fulcro di un articolato processo creativo. Il titolo dell’opera si riferisce all’azione compiuta nel video da due ragazzi che arrotolano e srotolano due bobine di pellicola per la strade polverose di Kabul. L’autore si sofferma sull’azione di far rotolare una qualsiasi ruota spinta da un bastone, un classico gioco di strada diffuso un tempo anche in Europa, che distrae i ragazzi dalla violenza della miseria, da elicotteri e carri armati. Nella versione di Alÿs il cerchio è rimpiazzato da una bobina cinematografica che un gruppo di ragazzi segue incuriosito nel suo srotolamento lungo le strade della città, attraverso il centro storico, l’area del bazar, lungo fiume fino alle colline. Il ragazzo che srotola la pellicola traccia un percorso in dicotomia con il suo coetaneo che lo segue a distanza compiendo l’azione opposta del riavvolgimento, proprio come avviene in un proiettore cinematografico.

Il contrasto delle azioni opposte sottende la differenza tra la realtà e la restituzione dell’immagine di un paese, l’Afghanistan, che l’Occidente percepisce attraverso il filtro mediatico dei bollettini giornalistici. Unitamente al film, una serie di dettagliati disegni su fogli di taccuini: acquarelli e pastelli che documentano i luoghi con la poetica tenerezza degli occhi di chi li ha visti.

Fino al 22 settembre; Madre, via Settembrini 79, Napoli; info: www.madrenapoli.it

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