Shifting identities

Roma

Inaugura oggi, 20 maggio, al Macro Testaccio la collettiva che vede in mostra ben 21 esponenti dell’arte estone e finlandese. Curata da Ludovico Pratesi, l’esposizione punta a una riflessione sul tema dell’identità. Pur appartenendo ad aree geografiche differenti, gli artisti hanno sviluppato punti di vista complementari, condizionati dalle vicinanze etniche e linguistiche, e soprattutto da una storia, per certi versi, comune che ha visto le due nazioni sotto l’influenza dell’ex Unione Sovietica. Identità mutevoli e fluttuanti, sempre più complicate da definire vengono analizzate dagli artisti da vari punti di vista: privati, politici, sociali, antropologici, geografici e simbolici, attraverso una gamma di linguaggi espressivi che vanno dalla scultura alla fotografia, al video. Gli artisti in mostra fino al 14 settembre sono: Reio Aare, Flo Kasearu, Paul Kuimet, Eva Labotkin, Tanja Muravskaja, Kristina Norman, Mark Raidpere, Eva Sepping, Liina Siib, 10×10 meters, e dagli artisti finlandesi Adel Abidin, Aino Kannisto, Riikka Kuoppala, Mikko Kuorinki, Antti Laitinen, Liisa Lounila, Nelli Palomäki, Anna Rokka, Jani Ruscica, Pia Sirén, Pilvi Takala.

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