Restauri: inizia quello della vetrata di Ghiberti al Duomo

Firenze

Al via da stamani le operazioni di smontaggio – con l’aiuto di una gru che ha trasportato su un cestello gli operai dell’opera di Santa Maria del Fiore – della vetrata istoriata, raffigurante l’Annunciazione su cartone di Lorenzo Ghiberti, del rosone centrale sulla facciata della Cattedrale di Firenze. L’intervento è finalizzato al restauro, che dovrebbe concludersi nell’estate 2015 ed è parte di un imponente progetto di restauro di tutte le vetrate del Duomo che l’Opera di Santa Maria del Fiore ha iniziato negli anni Settanta. Il problema principale è il fenomeno di polverizzazione del vetro, dovuto a cause di origine chimica e biologica, prima fra tutte l’umidità della condensa. Questa causa produce le cosiddette croste di disfacimento del vetro, che continua ad assottigliarsi, con il rischio di scomparire, oltre a creare un forte effetto oscurante. Il restauro sarà eseguito dal laboratorio fiorentino Studio Polloni G.&C., che ha già operato fino a oggi su 33 vetrate del Duomo. La vetrata del rosone principale, del diametro di oltre 5 metri, è tra quelle che costituiscono il grandioso ciclo di 44 vetrate, 45 in origine, della Cattedrale, realizzate dal 1394 al 1444. Dai documenti risulta che il rosone, sopra la porta dell’incompiuta facciata, era pronto nel 1404 e che nel 1405 la vetrata era già al suo posto.
Il ciclo di vetrate del Duomo fiorentino, si spiega ancora, è tra i più importanti al mondo per l’unicità cronologica, per la grande percentuale di vetri originali e per gli artisti che eseguirono i disegni preparatori tra cui Agnolo Gaddi, Donatello, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e in modo particolare Lorenzo Ghiberti, il cui nome è legato a 36 delle attuali 44 vetrate. Una lettura complessiva dei soggetti delle vetrate mostra che il programma iconografico era quello di esaltare Maria, a cui è dedicata la Cattedrale, e che trova i suoi passaggi più espliciti nelle due serie di vetrate circolari della facciata e del tamburo, inizio e fine dell’impresa in ordine cronologico: l’una dominata dall’Annunciazione e l’altra dall’Incoronazione, quest’ultima andata distrutta a causa di un fulmine.