85 Mirò all’asta per saldare i debiti

Lisbona

Verrà battuta all’asta da Christie’s il 4 e 5 febbraio un’intera collezione composta da 85 opere di Joan Mirò. Questo è ciò che rimane del naufragio finanziario del Banco portugues de negocios (Bnp) e il governo portoghese decide di metterlo all’asta per colmare un buco di 1,8 miliardi di euro lasciato dalla nazionalizzazione della banca. Il governo, guidato dal conservatore di Pedro Passos Coelho, mira a raccogliere almeno 35,5 milioni di euro (la base d’asta). La vendita, però, sta suscitando una vera e propria rivolta soprattutto tra le personalità del mondo della cultura che hanno lanciato una petizione on line contro quella che definiscono «la seconda spoliazione di un patrimonio di tutti i portoghesi, già chiamati a pagare il conto di Bnp». La petizione è già stata firmata da 35000 cittadini mentre i partiti dell’opposizione, quello socialista e quello comunista, hanno promoso due mozioni contro la vendita della collezione. L’incanto comprende pitture su tela, acrilici, disegni, guaches e sculture. «Una delle offerte più impressionanti di Mirò mai messe su piazza», assicurano da Christie’s.