De Chirico diventa noir

Un raffinato graphic novel che ripercorre sia la stagione d’oro delle avanguardie sia gli accadimenti che indussero Giorgio De Chirico a sviluppare la sua poetica, realizzando una serie di opere intrise di profondo senso del mistero. Il volume Interno metafisico con biscotti (128 pagine, 16 euro), realizzato da Sebastiano Vilella per Coconino press e Fandango edizioni, trova un’ulteriore dimensione nell’ambito della mostra, particolarmente esaustiva, Giorgio de Chirico, mistero e poesia, allestita al castello aragonese di Otranto fino al 29 settembre. Attraverso una selezione di opere curata da Franco Calarota – dieci dipinti a olio, oltre trenta tra disegni, acquarelli e grafiche – la rassegna intende dimostrare come de Chirico abbia disseminato con la pittura quantità di argomenti nelle più varie zone culturali, rinnovando l’approccio critico di un autore che rappresenta la nostra epoca in modo così compiuto. La mostra è composta da una nutrita serie di pannelli di grande formato che riproducono fedelmente una selezione di tavole tratte dal graphic novel Interno metafisico con biscotti (il volume è collocato nella sezione espositiva Enigmi e segreti di un’ora strana, fantasia metafisica in chiave noir), corredate di dialoghi, e una serie di illustrazioni inedite. Sarebbe sbagliato, però, identificare questo progetto come una semplice biografia a fumetti: alle vicende reali, narrate dallo stesso pittore nelle Memorie della mia vita, Vilella – barese classe 1960, si occupa di fumetto, pittura e illustrazione, a cui affianca l’attività di docente di discipline artistiche e letterarie – miscela un racconto fantastico caratterizzato dai toni di un’onirica trama noir. Dunque occorre fare un ulteriore passo indietro. Tra il 1910 e il 1918 De Chirico, giovane e ipersensibile artista dalla fragile salute, inventa la pittura metafisica e crea i suoi capolavori. Tra Ferrara, Firenze e Parigi, il ragazzo frequenta il poeta Apollinaire e il suo circolo, conoscendo tanto i successi quanto i fallimenti. Ma a perseguitalo come un’ombra è un ambiguo pseudo detective, che vede nei suoi quadri i segni premonitori di delitti ed eventi di sangue che poi puntualmente si verificano. «Ci sono più misteri nell’ombra di un uomo che in tutte le religioni passate, presenti e future», spiegava de Chirico. Ed è partendo da questa considerazione che Vilella ha iniziato a lavorare sul suo graphic novel, «un racconto immaginario che vuole trasmettere il senso di mistero, di enigma assoluto che permea tutta l’opera del grande artista greco», precisa. Recupero della tradizione classica, suscitazioni surreali e riavvicinamenti alla realtà si intrecciano nell’universo di de Chirico, contraddistinto da mondi, linguaggi e codici profondamente differenti. Ieri come oggi. Non a caso, il maestro di Volos (dove nacque nel 1888) era solito affermare che «senza la scoperta del passato non è possibile la scoperta del presente». Info: www.dechiricoaotranto.it

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