Emilio Isgrò

Gnam

Roma

La mostra di Emilio Isgrò, a cura di Angelandreina Rorro, comincia volutamente dove finiva l’antologica che il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato presentò nel 2008 con il titolo Dichiaro di essere Emilio Isgrò rovesciando i termini della storica affermazione Dichiaro di non essere Emilio Isgrò, l’opera realizzata nel 1971. Dichiarando la propria identità l’artista siciliano si è assunto la responsabilità di tutto il percorso precedente e ha dato inizio a una nuova stagione creativa che completa e rafforza il valore della produzione già storicizzata in una prospettiva di attualizzazione storica. Questo passaggio conferisce nuovo senso alla pratica della cancellatura, segno distintivo della poetica di Isgrò, che ne ha fatto una essenziale figura di riferimento anche per le nuove ricerche artistiche. L’intenzione è quella di mostrare e dimostrare, in una sorta di percorso a ritroso, l’attualità dell’arte di Isgrò, ma anche come le ultime opere siano strettamente legate alle prime. Le installazioni spettacolari e complesse dell’ultimo periodo si compongono infatti degli elementi delineati già dagli anni sessanta e settanta, proseguendo e ampliando le tematiche e i segni primitivi dell’artista.

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