Da Milano, dove vive a lavora, a Venezia, protagonista della rassegna Paesaggio Italia promossa dall’istituto Veneto di scienze, lettere ed arti nel palazzo Franchetti (fino al 12 maggio). Il riferimento è all’artista comasco Maurizio Galimberti, classe 1956, attualmente impegnato nella lavorazione di un progetto sulla città di Milano che sarà presentato nel 2015 nell’ambito dell’Expo universale (il tema: Nutrire il pianeta, energia per la vita). Energia che sprigiona la mostra veneta, dove Galimberti presenta al pubblico – in oltre centocinquanta immagini – i suoi scatti più significativi. Si tratta di una sintesi del suo iter attraverso la riscoperta e il racconto dell’Italia, di alcuni luoghi privilegiati scelti ed eletti dallo stesso Galimberti a veri e propri luoghi dell’anima.
Con la curatela di Benedetta Donato, la rassegna è l’esito di un complesso lavoro antologico sul tema paesaggistico del Belpaese, ritratto attraverso tutte le forme espressive sperimentate dall’artista con le singole polaroid insieme ai mosaici fotografici. Nel testo critico che accompagna la mostra, scritto a quattro mani con la curatrice Donato, Denis Curti precisa che “tra le diverse traiettorie possibili, Galimberti cerca l’astrazione, ma deve fare i conti con il senso di appartenenza, con i punti fermi e riconoscibili delle architetture, con il fascino delle piazze, con la forza abbagliante della luce della Puglia, con la patina di commozione della pianura, con l’orgoglio barocco della Sicilia. Con Milano”. Un artista affascinante, “che scatta senza sosta nuovi mosaici e immagini singole – incalza Curti – riportando in luce alcune polaroid scattate negli anni Novanta, prova della sua dedizione e fedeltà verso una certa idea di italianità, che sono destinate a restare sullo sfondo: pedine utili a non perdere la strada”. Da parte sua, Galimberti comprova di aver raggiunto una radicata cognizione che si rivela nell’atteggiamento fotografico di chi oramai è pronto al disorientamento, lasciandosi dietro il (proprio) luogo comune.
Fino al 12 maggio; Iistituto veneto di scienze, lettere ed arti, palazzo Franchetti, campo Santo Stefano 2842, 30124 Venezia
info: www.istitutoveneto.it
