Uno sguardo a freddo e al femminile sulla trascorsa Biennale di Venezia, in attesa di quella che verrà. Il libro nero della 54esima edizione: questo il volume della Lulu press a cura di Eugenia Battisti, dottoranda in Storia dell’arte contemporanea alla Sapienza, che a capo di un nutrito gruppo di colleghe e curatrici ha inteso fare le pulci alle Illuminazioni volute in laguna da Bice Curiger. A partire dalla reviviscente idea di nazione che non sembra essere essere più consona a una biennale che continua a raccontare il mondo globalizzato attraverso le lenti e le curatele statali.
Otto i contributi critici del volumetto: oltre a quello della curatrice, che interviene nello specifico sul tema della globalizzazione, Valentina Fanfoni espone l’universo femminile del 2011, Maura Favero offre un focus sul padiglione spagnolo – il tema è l’inadeguato di Dora Garcia – mentre Alessandra Troncone argomenta sul rapporto tra avanguardia e kitsch in questa edizione. E ancora, ai padiglioni indiano e israeliano sono dedicati, rispettivamente, i contributi di Eleonora Sermoneta, Sara Milano e Giorgia Calò. Chiude con un excursus generale sui singoli padiglioni Valentina Ramaglia: le sue osservazioni, dense e spesso puntuali, non mancano però di affrontare i casi italiano e cinese nell’ottica della vulgata di maggioranza, con l’icona Ai Weiwei censurata dai cattivi e lo Sgarbi incompetente a fronte del patrio sfacelo
L’opera, alla sua terza edizione (la prima risale alla Biennale del 2007), presenta nel complesso numerosi spunti su temi di ricerca fondamentali nella storia dell’arte contemporanea, trattati in ambito accademico e museale. Come scrive la curatrice: “Unanime è ormai la consapevolezza che l’arte contemporanea stia acquisendo una dimensione storica. Con questo libro si cerca di mostrare l’altra faccia della storia dell’Arte a partire dall’analisi degli eventi che animano la vita culturale attuale. Il focus scelto sulla Biennale di Venezia, esposizione nata con l’intento di fornire un panorama internazionale delle arti contemporanee, racchiude in sé un’unica volontà: trivellare la compattezza delle ipotesi interpretative che ne hanno definito la configurazione”. Appuntamento, dunque, alla prossima biennale. Il Libro nero (184 pagine), in varie versioni e costi, tra cui in ebook a 2,50 euro, è disponibile scaricandolo online o ordinandolo all’indirizzo www.lulu.com.