Tra pop e surrealismo

Il museo della Permanente di Milano ha aperto i battenti all’esibizione intitolata Contemporary tales, la prima considerevole personale italiana di Elisabeth Strigini. Curato da Chiara Gatti e Angelo Crespi, questo evento è stato ideato da Ottavia Landi di Chiavenna. Il palcoscenico artistico offre ai visitatori più di trenta lavori realizzati con olio o tecnica mista su tela. Indagando sull’analisi interiore messa a fuoco dalla Strigini l’esibizione ruota attorno a tre tematiche in particolare: fantasy, american story, portraits.

Tra le diverse opere in mostra è importante menzionare Binky, la raffigurazione del Bambi disneyano, che sarà successivamente devoluto ai bambini del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Suggellata da toni cupi e nebbiosi compare la pittura della Strigini tra il surrealista e il pop che si dirama in tre stanze a loro volta suddivise in successive distinzioni per toccare fino in fondo le riflessioni dell’artista. Dalle luci ombrate di una favola acre si fanno strada i suoi pensieri sul contemporaneo, sull’educazione, per esempio, sui mass-media, le guerre, la paura, la religione. In poche parole prende vita un “racconto contemporaneo” o Contemporary tales, come suggerisce il titolo della mostra.

Elisabeth Strigini lavora e vive tra New York e Londra. Ispirandosi alle tele del passato che dal rinascimento italiano si spingono fino alla scuola fiamminga e colpita dal mondo dei cartoons, dei comics e della cultura massmediatica, l’artista crea raffinate opere che hanno un qualcosa di underground addentrandosi nel visionario e cogliendo importanti e inquietanti tracce del destino dell’uomo, dell’identità e della solitudine.

fino al 13 settembre

Palazzo della Permanente, via Filippo Turati 34, Milano

info: www.lapermanente.it

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