Pro arte pro deo

La rassegna di arte sacra Pro arte pro deo è un evento che è entrato di diritto nelle attività culturali che arricchiscono la comunità salentina, grazie al lavoro sinergico di studiosi e operatori del settore, affiancato dal solido contributo dell’università del Salento. Inizialmente non si poteva pronosticare la longevità di questa manifestazione o se questa potesse assurgere a fattore di promozione culturale d’interesse comunitario, ma gli ideatori, monsignor Adolfo Putignano e il professore Giulio Caprioli, avevano ben chiari tre obiettivi da raggiungere: avviare un dibattito culturale coinvolgendo i maestri d’arte salentini, valorizzare i beni artistici che arricchiscono le nostre chiese e realizzare una pinacoteca di arte sacra contemporanea. Questi obiettivi sono stati tutti pienamente raggiunti e superati; la rassegna, infatti, si è caratterizzata per la pubblicazione di un catalogo storico che presenta interessati novità editoriali.

Continua, infatti, la collaborazione con la giovane casa editrice edizioni Esperidi che ha permesso di ottenere il codice bibliografico internazionale Issn (International standard serial number), permettendo la collocazione e la ricerca del volume in tutte le biblioteche nazionali e internazionali. Nell’ultimo quinquennio, inoltre, si è avviato un dialogo sperimentale tra le arti figurative e la musica grazie al patrocinio dell’International society for contemporary music. Giunta quindi alla sua XXV edizione, la rassegna d’arte sacra offre in dono ai fruitori che la visiteranno, opere tra le più significative dei maestri salentini attivi fin dalla prima metà del Novecento. Ciascun autore, con i modi e le tecniche a lui più congeniali, comunica emozioni e suscita stupore, dona occhi nuovi oppure illumina la realtà con altra luce per mettere in risalto aspetti trascurati del bello. Veramente questi artisti incarnano quella figura di artista che, secondo quanto affermava Giovanni Paolo II, «è colui che sa guardare alla creazione con gli occhi di dio e con la sua abilità sa poi trasformare epifanie della bellezza». Anche in condizioni oggettive di difficoltà socio-economiche, con dedizione e fatica, nello spirito del volontariato e della gratuità, i componenti del comitato organizzatore, tentano di offrire all’artista e all’appassionato di arte gli stimoli giusti per riconsiderare il fenomeno dell’espressione figurativa.

Non più un’arte come sperimentazione estetica fine a se stessa o provocazione dissacrante, come accade in alcuni casi di recenti performance, bensì un’arte che nelle forme e coi colori esprima l’essenza insopprimibile dell’umano: manifestare l’Infinito. Continua collateralmente, e con questo siamo al quinto anno, l’arricchimento del momento espositivo con una riflessione sonora di musica sacra contemporanea, le vibrazioni di antichi strumenti e le altre emesse da sintetizzatori elettronici generano nel profondo del visitatore sensazioni riverberanti che lo inducono a ripensare il proprio essere e scoprirsi non semplici ammiratori che ascoltano semplicemente, ma vero protagonista di un evento multisensoriale capace di proiettarlo in una sinfonia-sincromia di suoni, forme e colori che dà vita a suggestioni acustiche e visioni cangianti di sorprendente armonia. Suscitare meraviglia e desiderio del bello, formare la sensibilità degli animi e alimentare la passione per tutto ciò che è autentica espressione del genio umano e riflesso della bellezza divina.

fino al 27 agosoto

Monteroni,  Lecce

info: [email protected]

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