Intersezioni 7, arriva Buren

Catanzaro

Parte la nuova edizione di Intersezioni. Al Marca di Catanzaro e al parco archeologico di Scolacium approda un nuovo protagonista dell’arte contemporanea internazionale. Dopo Stephan Balkenhol, Tony Cragg, Wim Delvoye, Jan Fabre, Antony Gormley, Dennis Oppenheim, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Marc Quinn e Mauro Staccioli, arriva, dunque Daniel Buren. Costruire sulle vestigia: impermanenze. Opere in situ (“Construire sur des vestiges, d’un éphémère à l’autre. Travaux in situ”) è il titolo dell’evento che inaugura il 27 luglio per rimanere aperto fino al 14 ottobre. Cinque opere inedite in dialogo con la storia per un’esposizione che poi trova il suo naturale sbocco al museo calabrese in un approfondimento del lavoro dell’artista francese.

«Sin dai suoi esordi, l’opera di Daniel Buren – afferma il curatore Alberto Fiz – certifica la sua esistenza ponendosi in stretta relazione con lo spazio. Non solo, in linea con le neoavanguardie, mette in crisi il principio che decreta l’autonomia dell’opera d’arte, ma impone un’azione connotativa destinata ad incidere profondamente sulla sfera sociale. Il luogo, con i suoi confini ben definiti, sia esso una piazza o un museo; un parco o persino una città, è sottoposto ad una rinnovata verifica diventando, esso stesso, la causa scatenante di un processo artistico che consente di far emergere il nuovo significato delle cose».

Così l’artista francese è intervenuto sul parco con installazioni pensate appositamente per la basilica, il foro, il teatro romano e l’uliveto, reinterpretando i luoghi secondo i suoi canoni espressivi. La basilica viene illuminata da vetrate in plexiglas rosse e blu che la riportano a un immaginario utopico in un’alternanza magica e imprevedibile di luci e ombre. Il foro, invece, è oggetto di una fantastica ricostruzione dove Buren reinventa un colonnato formato da 53 elementi in legno partendo dai frammenti esistenti. Di natura del tutto eccezionale è, poi, lo spettacolare intervento ideato per il teatro dove l’artista francese ha concepito una struttura specchiante di oltre 30 metri di lunghezza e di oltre tre metri d’altezza che, collocata al centro, permette di raddoppiare l’immagine dell’antica costruzione.Affascinato dall’uliveto, ha progettato un’installazione di oltre 20 elementi che abbraccia gli alberi evidenziandone le caratteristiche e la peculiarità. «Le mie installazioni – dice l’artista – permettono sia d’accentuare le linee di forza già esistenti all’interno del Parco, riempire dei vuoti, come nel caso della basilica, replicare forme geometriche semplici, disegnare delle linee nello spazio, rilevare le altezze, come nel caso del teatro, o ancora, rintracciare delle colonne che non sono mai esistite, come avviene nel foro».

A ciò si aggiunge un’altra installazione concepita per il Parco, “Cabane éclatée aux 4 couleurs: travail in situ”: un nuovo lavoro basato sulla relazione spazio-colore che fa parte della serie Cabane éclatée iniziata nel 1975. Sono strutture esplose al loro interno che si aprono al vuoto e assorbono il luogo che le circonda condividendone l’esistenza. “Le Cabane” non sono né un oggetto né un decoro, ma un luogo fruibile e abitabile che ogni volta consente una nuova verifica. Proprio questo concetto di luogo connesso appare il punto di riferimento dell’esposizione al Marca dove viene proposta “La cabane éclatée aux plexiglas colorés et transparents: travail situé” che in questo caso entra in relazione con lo spazio chiuso sviluppando un nuovo approdo visivo.

«Le mie installazioni – dice l’artista – permettono sia d’accentuare le linee di forza già esistenti all’interno del Parco, riempire dei vuoti, come nel caso della basilica, replicare forme geometriche semplici, disegnare delle linee nello spazio, rilevare le altezze, come nel caso del teatro, o ancora, rintracciare delle colonne che non sono mai esistite, come avviene nel foro».

 

Intersezioni 7

Daniel Buren. Costruire sulle vestigia: impermanenze

Opere in situ

Parco Archeologico di Scolacium, Roccelletta di Borgia

Museo Marca, Catanzaro

via Alessandro Turco 63, Catanzaro

Info: www.museomarca.com

www.intersezioni.org

 

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