Sotto quale cielo?

Sotto quale cielo raccoglie i lavori di cinque artisti internazionali, discutendo di spazi civili e dell’emotività umana che li abita

Sotto quale cielo? è la domanda retorica con cui il Riso di Palermo raccoglie i lavori di cinque artisti internazionali, discutendo di spazi civili e dell’emotività umana che li abita. Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris si incontrano per presentare il prodotto finale del programma di residenze “Etico_F Cinque movimenti sul paesaggio”, a cura di Daniela Bigi per un progetto del Museo avviato a luglio 2010.

Grazie a questa iniziativa gli artisti si sono confrontati con il paesaggio siciliano e la loro espressività artistica, lasciandosi coinvolgere da un contesto ambientale unico e comune per poi interpretarlo individualmente. Tra i lavori raccolti nel corso di un intero anno di produzione, insieme con le ultime opere realizzate per l’occasione, la mostra pone l’attenzione sull’importanza del paesaggio nel ruolo della vita sociale di ogni singolo individuo e questo grazie anche alla selezione degli artisti chiamati in causa.

Un lavoro personale e intimo come quello di Marinella Senatore, volto allo svelamento dello stesso, sposa una concezione soggettiva che sfocia nell’emotività comune ed emoziona: proiettare l’essere umano in un ambiente naturale sconosciuto e lasciare che vi si perda – intellettualmente e spiritualmente – con espedienti narrativi fotocinematografici, cattura l’attenzione del fruitore più vulnerabile. Sono i minatori delle solfatare di Enna gli uomini della Senatore, che mostrano alla camera il loro intimo rapporto con la terra.

Mentre lavori minimali e indagatori, forti di un interessante impatto sonoro come quelli del greco Zafos Xagoris, si fanno vulnerabili intercettatori di rabbia e sentimenti urbani, in grado di riprodurne l’essenza sonora racchiusa in un carrello d’altoparlanti. Tutti ricorderemo invece il mastodontico percorso storico che ha portato l’artista austriaco Hans Schabus alla realizzazione di “The last land” per il padiglione austriaco durante la 51esima esposizione internazionale nei Giardini veneziani: un guru ambientale dalle pendici rocciose al cui interno si articolano, in un labirinto scheletrico, travi valicabili e ingombranti, per accedere al vertice e sbirciare la città dall’interno. Ebbene Schabus ridimensiona le sue aspettative architettoniche collezionando la storia di una regione-paese come Capo d’Orlando, installandone le memorie dismesse con gli “arredi urbani” in disuso.

Flavio Favelli invece arriva al Riso passando per Termini imerese e gli ex-operai della Fiat, scontrandosi con il fallimento di un sogno industriale che ha sconvolto il paesaggio. Oltre al logo in neon installato sulla facciata del palazzo del comune di Termini, Favelli espone lastre di pallet dipinti di nero quasi a simboleggiare un tappeto rosso dei poveri (ma vivi). Mentre è con Massimo Bartolini che s’arriva al paesaggio bucolico di eco letterario. Circoscrivendo il suo raggio d’azione tra Ficarra e Capo d’Orlando, Bartolini reinterpreta le vicende del poeta Lucio Piccolo, nativo di quelle terre. Una mostra dinamica e ben articolata, soprattutto per le sensazioni di ricerca comuni alle singole espressività artistiche: si parte dalla sensibilità dell’ambiente per ripercorrerne storia, emozioni e memoria.

Sotto quale cielo? è accompagnata da un catalogo con fotografie a colori e apparati critici e bibliografici, edito da Electa. Nel corso della mostra si svolgeranno attività didattiche comprendenti percorsi guidati per il pubblico e laboratori per bambini. Sia la mostra sia il programma di residenze sono l’espressione visibile del progetto culturale del Museo d’arte contemporanea della Sicilia, ideato e da Renato Quaglia.

Sotto quale cielo, Fino al 30 ottobre
Palazzo Riso, corso Vittorio Emanuele 365 Palermo
Info: 091320532; www.palazzoriso.it

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