Gli echi della spedizione di Napoleone in Egitto. Ma anche i resoconti degli esploratori, dei faccendieri in viaggio nei paesi d’Oriente. E poi atmosfere tutte da scoprire. A raccontare il fascino che le terre sconosciute e misteriose dell’Oriente suscitarono nei pittori italiani, è la mostra Incanti e scoperte. L’Oriente nella pittura dell’Ottocento italiano, in programma a Barletta, palazzo Marra, sede della Pinacoteca de Nittis, dal dal 4 marzo al 5 giugno. A essere presentate sono le atmosfere di un mondo ignoto animato da piaceri proibiti, odalische, harem e hammam. Sensazioni e immagini di cui si sono appassionati molti artisti, spinti da committenti altrettanto presi dal fascino di un Oriente vicino ma, allo stesso tempo, molto lontano. La mostra, divisa nei capitoli Al di là dell’Adriatico, Paesaggi, Le città e gli incontri, Sognando le odalische, dà conto di questa ventata d’Oriente in pittura. L’esposizione riconosce come punto d’avvio il pittore veneziano Francesco Hayez.