Niente premio Nobel per la letteratura a Ezra Pound (1885-1972) perché fu compromesso con il regime fascista. Il poeta statunitense – che visse per molti anni in Italia, ammirò Benito Mussolini e morì a Venezia – fu candidato nel 1959 al prestigioso riconoscimento dallo scrittore Johannes Edfelt nella sua veste di presidente del Pen Club di Svezia. Ma la commissione Nobel non gradì quel nome pesante, tanto che il suo presidente Anders Osterling si sbarazzò di Pound osservando come il candidato, pur non trovandosi più nelle condizioni di recluso in un manicomio americano dopo la condanna per collaborazionismo fascista, si fosse tuttavia reso responsabile, nella sua opera, della propagazione "di idee che sono decisamente in contrasto con lo spirito del premio Nobel".