Rebibbia, in mostra l’arte fatta in carcere

Imparare a dipingere, a decorare la ceramica, a fare vetrate artistiche, in carcere. Un modo per dare la possibilità a molte donne di riscattarsi e di imparare un mestiere che potrebbe essere utile, una volta fuori, per il reinserimento nella società. È il progetto Donne multietniche – L’arte senza barriere e senza sbarre, nato dalla collaborazione fra Unicoop, il penitenziario di Rebibbia e il liceo statale d’arte Roma2. Le detenute, italiane e straniere, dopo aver seguito dei veri e propri corsi di tecnica decorativa hanno realizzato quadri, mosaici, sculture. Queste piccole e grandi opere d’arte saranno esposte e vendute a Roma nei punti Coop di Casilina e Colli Aniene il 28 e 29 maggio.